Il Competition Bureau canadese, sta valutando l’uso di strategie anti-competitive usate da Apple con gli operatori di telefonia; la notizia è di qualche giorno addietro ma ora una richiesta presentata dall’organismo antitrust in tribunale consente di comprendere meglio su cosa si sta indagando. L’agenzia ritiene che le condizioni imposte da Apple abbiano costretto i consumatori a pagare di più i dispositivi e i servizi degli operatori di telefonia. L’indagine è partita da aprile di quest’anno ma è stata resa nota solo la scorsa settimana.
Sia ad Apple, sia ai suoi partner carrier canadesi, sono stati richiesti documenti relativi all’introduzione dell’iPhone nel paese a luglio del 2008. Apple avrebbe fornito “alcuni” documenti, i carrier avrebbero fornito già 2500 atti.
L’antitrust canadese vuole capire se Apple ha scoraggiato i partner dal proporre sconti e incentivi per l’acquisto di telefoni concorrenti o in alcuni casi impedito agli operatori di fare offerte con prodotti della concorrenza. Apple potrebbe avere incoraggiato i carrier a proporre tariffe che avrebbero favorito la vendita dell’iPhone.
“Gli obblighi contrattuali (con i carrier) potrebbero avere incrementato i prezzi che gli utenti canadesi hanno pagato, stanno pagando o pagheranno per dispositivi e servizi” si legge nel fascicolo.