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L’anti-tracciamento di Safari fa male alle casse di Criteo

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Criteo, azienda specializzata in performance marketing con uffici a Milano e Parigi, afferma che la nuova funzionalità antitracciamento integrata da Apple nelle ultime versioni di Safari per macOS e iOS per proteggere gli utenti dagli annunci indesiderati, avrà ripercussioni sulle sue entrate.

Una delle novità di iOS 11 e macOS 10.13 High Sierra è la nuova funzionalità antitracciamento di Safari denominata Intelligent Tracking Prevention, una tecnologia che sfrutta l’apprendimento automatico per individuare e rimuovere i dati usati dagli inserzionisti pubblicitari per seguire l’attività degli utenti sul web.

Questa funzione non piace a diverse aziende che si occupano di pubblicità online che per questo motivo hanno pubblicato una lettera aperta per lamentarsi dei cambiamenti in arrivo nel browser di Apple, affermando che le modifiche al meccanismo che consente di creare pubblicità traccianti danneggiano non solo loro ma anche i clienti.

Nuova prefenza che blocca in monitoraggio tra siti web in Safari per macOS 10.13 High Sierra
Nuova prefenza che blocca in monitoraggio tra siti web in Safari per macOS 10.13 High Sierra

Nel comunicato stampa di Criteo che annuncia i risultati del terzo trimestre fiscale si fa esplicito riferimento all’Intelligent Tracking Prevention (ITP) di Safari, spiegando che al momento ha avuto un effetto negativo limitato sulle entrate, con una diminuzione calcolata in meno di 1 milione di dollari ma che nel quarto trimestre l’ITP avrà un effetto negativo netto sulle entrate, nella misura variabile tra l’8% e il 10% secondo le previsioni dello scenario di base per il trimestre.

Criteo fa capire che sta cercando nuovi metodi per superare il problema ed è probabile che saranno sfruttate soluzioni alternative, avviando auna sorta di lotta gatto e topo con Apple.

Apple ha risposto alle lamentele delle aziende che si occupano di pubblicità spiegando che le aziende che usano meccanismi che consentono di tracciare il comportamento dell’utente online sfruttano sistemi di tracciamento senza il consenso dell’utente, una condotta che la Mela mira a bloccare. “Apple ritiene che le persone abbiano diritto alla privacy. Safari è stato il primo browser a bloccare per default i cookie di terze parti e l’Intelligent Tracking Prevention è un metodo ancora più avanzato per proteggere la privacy dell’utente”.

 

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