Nessuna società è immune alle indiscrezioni negative e soprattutto alle previsioni pessimistiche ma per Apple questi due fattori hanno sempre generato grandi fluttuazioni al rialzo e anche al ribasso nella quotazione del titolo AAPL in borsa. Ora però qualcosa è cambiato come dimostra il rapido recupero verificatosi dopo la diffusione delle prime previsioni di una domanda iPhone X più debole del previsto. Voci sul taglio degli ordinativi di produzione hanno spinto alcuni analisti a ridurre da 50 milioni a 30 milioni il totale vendite iPhone X per il primo trimestre, secondo altri invece la riduzione degli ordini di Apple riguarda iPhone 8 e non iPhone X.
In poche ore il titolo AAPL è diminuito del 2,5%, salvo poi recuperare l’intera percentuale nella giornata successiva. Secondo gli analisti c’è una ragione precisa: il portfolio di servizi e prodotti Apple sempre più ampio e in costante crescita rende ora Cupertino meno dipendente dall’andamento di un singolo prodotto, anche se in questo caso si tratta di iPhone X. Nel 2016 la voce altri prodotti in bilancio, dove sono inclusi AirPods, Watch, Apple TV, accessori e altri ancora, è cresciuta del 16% a 12,8 miliardi di dollari. Ma per chi acquista un accessorio o un prodotto Apple è più probabile utilizzare un servizio di Cupertino: App Store, Apple Music, Apple Pay e altri ancora rientrano nella voce servizi di bilancio cresciuta del 23% nello scorso anno.
Infine per la prima volta quest’anno la gamma iPhone è più ampia che mai. Cupertino mantiene a listino i modelli precedenti proponendoli a prezzi più abbordabili, mentre a settembre sono arrivati gli iPhone 8 seguiti poi a novembre da iPhone X. Per TECHnalysis «I prodotti di successo rappresentano ancora una parte enorme del valore complessivo dell’azienda» ma tutti concordano che l’espansione di servizi e prodotti rende Apple meno dipendente da un singolo dispositivo top, rendendo più stabile la quotazione AAPL. «In definitiva, sarà questa proprietà multi-dispositivo che genererà ulteriori ricavi» ha dichiarato Carolina Milanesi riportata da Reuters.
Il repentino recupero della quotazione in borsa è giustificato dalle previsioni per il trimestre in corso: nonostante voci e alcune previsioni pessimistiche, ora una media di 30 analisti prevede un fatturato del trimestre in corso di 86,2 miliardi di dollari, in pratica quasi il valore massimo indicato nelle linee guida di Cupertino con ricavi compresi tra 84-87 miliardi di dollari.