La notizia che il primo Apple Store in India aprirà nel 2021, mentre entro quest’anno arriverà il negozio online, è stata annunciata da Tim Cook durante l’ultima assemblea degli azionisti Apple: lo stesso amministratore delegato di Cupertino ha precisato che questo importante passo è stato possibile anche grazie all’intermediazione dell’amministrazione Trump.
Ricordiamo che la distribuzione e la vendita dei prodotti Apple in India avviene da sempre tramite rivenditori terze parti. I piani di espansioni commerciale e distributiva della multinazionale nel Paese sono stati bloccati per diversi anni a causa di una legge locale che impone alle società estere di produrre il 30% localmente per poter aprire e gestire negozi monomarca in India.
Negli ultimi anni Cupertino si è impegnata a incrementare i quantitativi di iPhone assemblati in loco grazie a nuovi stabilimenti e l’ampliamento di quelli esistenti dei suoi partner Foxconn e Wistron. Finora la produzione è stata limitata e ha riguardato per lo più modelli non recenti ed economici degli smartphone Apple, ma sono già in corso piani per ampliarla e per iniziare ad assemblare anche i modelli più recenti e costosi.
Finora si riteneva che il via libera per l’apertura dei primi Apple Store in India fosse arrivato esclusivamente tramite l’aumento della produzione locale di Cupertino. Durante una recente intervista rilasciata a Fox News Tim Cook ha rivelato però che questo risultato è stato possibile anche grazie al sostegno e all’intermediazione dell’amministrazione Trump. Riferendosi ai vincoli della legislazione indiana che impedivano l’apertura degli Apple Store nel Paese Cook ha dichiarato che «L’amministrazione [Trump, ndr] ha lavorato su questo con il governo indiano e quel cambiamento è stato fatto». Ricordiamo che Donald Trump ha incontrato il primo ministro indiano Narendra Modi per colloqui sul commercio negli scorsi giorni.
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