Tra quanti hanno beneficiato indirettamente dalla vendita di Nest a Google, c’è anche Xavier Niel, uno degli imprenditori più ricchi della Francia (patrimonio personale superiore ai 3,1 miliardi di euro), il proprietario di Iliad che con Free ha sconvolto il mercato francese delle telecomunicazioni e che ha lanciato qualche tempo addietro una scuola di geni dell’informatica (“42”, omaggio allo scrittore Douglas Adams e alla sua “Guida galattica per autostoppisti”) insieme con altre due star dell’economia digitale francese – Jacques-Antoine Granjon di vente-privée e Marc Simoncini di Meetic.
Stando a quanto riporta l’Express, Niel era uno degli azionisti di Nest, una delle molte startup nelle quali aveva investito, senza questa volta passare per Kima Ventures, un fondo di capitale di rischio con base in Francia specializzato in investimenti su imprese tecnologiche mondiali allo stadio iniziale.
Tech Crunch stima che fondi quali Kleiner Perkins Caufield Byers e Shasta Ventures che avevano investito nell’azienda di Tony Fadell 20 milioni di dollari, avranno dall’affare Google/Nest un ritorno pari a venti volte. Anche il fondatore di Iliad, operatore telefonico francese, aveva a settembre del 2010 investito in Nest, un investimento che ora gli permetterà di finanziare progetti che hanno a che fare con la stampa, compreso il rilancio della rivista Le Nouvel Observateur.