La Wi-Fi Alliance ha da poco finalizzato lo standard Wi-Fi 6E, che dovremmo vedere – tra gli altri – sugli iPhone 13 – e che consente si sfruttare la banda dei 6 GHz, ma già si parla di Wi-Fi 7, lo standard 802.11be, che definirà le future tecnologie Wi-Fi. La settimana generazione del Wi-Fi “ad altissima velocità” si ispira al mondo delle reti di telefonia cellulare per aumentare le velocità senza aumentare i consumi; l’obiettivo è quadruplicare la larghezza di banda per raggiungere i 30 Gb al secondo di picco.
Per il momento possiamo stare tranquilli: i dispositivi Wi-Fi 6 sono ancora tutt’altro che obsoleti. La procedura avviata dall’allenza in questa fase serve solo a tracciare le linee principali al fine di formare, entro la primavwra, ilgruppo di lavoro che sarà responsabile della stesura di una prima bozza del futuro standard 802.11be. Dopo diverse revisioni e varie implementazini in “beta” delle tecnologie necessarie, il Wi-Fi 7 dovrebbe essere certificato dopo la primavera del 2024.
La tecnologia 802.11ax o Wi-Fi 6, ha portato diversi vantaggi, primo dei quali sicuramente la velocità. Con il protocollo wireless in questione (ammesso che sia disponibile sul router e sul dispositivo collegato a quest’ultimo) è possibile raggiungere bande fino ai 9.600 Mb/s, ossia 1,2 GB al secondo. Queste velocità si prestano meglio alle connessioni in fibra e meglio si adattano in ambienti dove sono presenti molti dispositivi (un “plus” del Wi-Fi 6 è che consente di gestire in modo più efficiente le reti affollate rispetto a quanto possibile con il diffusissimo Wi-Fi 5.
Tutto questo è possibile grazie a tecnologie quali MU-MIMO (multiple-input and multiple-output, gestione migliorata della banda per ogni singolo dispositivo) e OFDMA (Orthogonal Frequency-Division Multiple Access, che riduce la latenza). In altre parole le connessioni Wi-Fi più recenti sono migliori per gestire attività impegnative come lo streaming in 4K, download e gaming in contemporanea.
Se il Wi-Fi 6E ha aperto nuove risorse nello spettro della banda a 6 GHz, Nokia Bell Labs e Intel propongono (PDF) di tornare ai fondamenti della gestione della trasmissione, “per aumentare capacità e velocità” Il Wi-Fi 7 dovrebbe sfruttare la tecnologia di condivisione delle risorse spettrali OFDMA di Wi-Fi 6, canali a 320 MHz e tecnologie di aggregazione portante. Grazie alla modulazione 4096-QAM e la capacità di utilizzare più unità di risorse, Wi-Fi 7 dovrebbe triplicare le velocità del Wi-Fi 6. L’idea del Wi-Fi 7 è di concentrarsi anche sulla riduzione della latenza, che è particolarmente problematica nell’ambito dell’automazione domestica e nelle applicazioni industriali.