GoPro ha lanciato nel mondo le action cam pronte a tutto per registrare video d’azione ma gli affari hanno registrato un brusco rallentamento nell’ultimo trimestre del 2015. La società di San Mateo in California ha anticipato i risultati attesi, con ricavi di 435 milioni di dollari, dichiarando anche che licenzierà il 7% del proprio personale. GoPro precisa che ogni anno i dipendenti sono aumentati del 50% e che ora intende riallineare le proprie risorse con le previsioni di business attuali, operazione che si tradurrà con il licenziamento di circa 100 persone.
Anche se i ricavi attesi di 435 milioni di dollari possono sembrare un totale consistente, si tratta di una somma inferiore alle previsioni degli analisti e anche della stessa GoPro, nell’ordine dei 510 milioni di dollari. I licenziamenti in arrivo non costituiscono la prima manovra correttiva apportata da GoPro negli ultimi mesi: poco dopo il lancio del modello Hero4 Session da 399 dollari, la società ha rivisto prontamente al ribasso il prezzo, riducendola a 199 dollari.
Sia il riposizionamento di prezzo che i licenziamenti sono una conseguenza della concorrenza sempre più agguerrita delle action cam a basso prezzo, proposte in diversi modelli e specifiche anche da numerosi costruttori cinesi. La presentazione dei risultati fiscali GoPro per l’ultimo trimestre del 2015 è programmata per il 3 febbraio.