Arriva dal Paese del Dragone il nuovo colpo di scena nella guerra commerciale tra USA e Cina che ha investito in pieno il social per condividere video brevi: infatti la vendita di TikTok in USA potrebbe saltare a causa di una nuova legge emessa dalla Cina per controllare e limitare l’esportazione di tecnologie considerate fondamentali.
Questa legge è in lavorazione da due anni e non contiene riferimenti diretti a TikTok, in ogni caso contenuti e tempistiche sembrano fatti su misura per complicare ulteriormente la diatriba in corso tra le due superpotenze. D’ora in poi infatti le società cinesi che si occupano di intelligenza artificiale e di altre tecnologie devono richiedere il permesso al governo per effettuare esportazioni all’estero, così come stabiliscono le nuove regole nella lista aggiornata presentata dal ministero del Commercio e dal ministero della Scienza e della Tecnologia cinesi.In particolare sono due gli articoli che potrebbero interessare la vendita di TikTok in USA, operazione imposta da Donald Trump entro il 15 settembre, pena la cessazione completa della piattaforma negli Stati Uniti. Lo sviluppatore ByteDance potrebbe essere obbligato a richiedere al governo cinese un permesso per procedere per l’articolo 18 che riguarda l’intelligenza artificiale e anche il riconoscimento vocale, oltre all’articolo 21 che tratta invece di analisi dei dati e consigli sui contenuti.
«ByteDance ha una serie di tecnologie all’avanguardia nell’intelligenza artificiale e in altri campi, e alcune tecnologie potrebbero essere incluse nell’elenco modificato» dichiara Cui Fan, professore di commercio internazionale presso l’università di Pechino. È dello stesso parere un altro docente, Alex Capri, senior fellow presso la National University di Singapore, riportato dal South China Morning Post «C’è una seria preoccupazione da parte cinese se le aziende americane acquisissero interessi, sistemi e modelli di business cinesi, in qualche modo avrebbero accesso a tecnologie che vedono come rivoluzionarie. O forse lo vedono come una garanzia di accesso forense degli agenti occidentali alla tecnologia cinese».
Per le enormi complicazioni e tensioni su TikTok negli scorsi giorni ha rassegnato le dimissioni il CEO statunitense. Sembra che l’attacco dell’amministrazione Trump sul social sia scaturito da una serie di dichiarazioni rilasciate da Mark Zuckerberg durante una cena con il presidente USA. Per il momento Microsoft e Oracle sono le due società in trattative per acquisire le attività USA e in altri stati di TikTok.
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