Li-Fi (light fidelity) è una tecnologia di connessione alternativa che promette velocità fino a 1 Gbps nell’utilizzo reale, 100 volte maggiore rispetto a quanto possibile ottenere con il Wi-Fi, consentendo ad esempio di scaricare da un network un intero film ad alta risoluzione in una manciata di secondi.
Deepak Solanki, CEO della società estone Velmenni ha dichiarato di voler portare la tecnologia Li-Fi fuori dai laboratori, rendendola disponibile per case e uffici, spiegando che sono stati già avviati progetti pilota in diverse aziende per l’uso della VLC (acronimo di Visible Light Communication, letteralmente ‘comunicazione a luce visibile’).
Il Li-Fi sfrutta per comunicare l’accensione e lo spegnimento di luci LED, tremoli di nanosecondi impercettibili agli occhi umani. L’idea risale al 2011 e nei laboratori è stato possibile ottenere velocità di 224 Gbps. Contrariamente alla Wi-FI, la tecnologia Li-Fi non è in grado di oltrepassare le pareti e il range di comunicazione è teoricamente più limitato. Ci sono ad ogni modo anche dei vantaggi quali la maggiore sicurezza dovuti all’impossibilità di effettuare lo “sniffing” dei dati dall’esterno.
Potenzialmente il sistema è utilizzabile in abbinamento a lampade LED che in futuro potrebbero essere sfruttate non solo per illuminare le stanze ma anche come hub di rete consentendo a più dispositivi di comunicare tra loro. Oltre a Velmenni, altre aziende che hanno mostrato interesse nel sistema, sono Oledcomm e pureLiFi. Queste offrono già dei kit Li-Fi per il networking di case e uffici, anche al momento si parla di velocità di 10 Mbps.