FusionDrive funziona anche con i vecchi Mac? Secondo quanto riferisce Macrumors, lo sviluppatore statunitense Patrick Stein (noto per JollysFastVNC, Keychain2Go e altre utility), sarebbe riuscito ad attivare l’opzione su un MacPro richiamando dal Terminale alcuni comandi.
Per eseguire le prove, Stein ha configurato come FusionDrive un’unità SSD da 120GB e un disco esterno USB tradizionale da 750GB, combinandoli come se fossero un unico volume. Ha scritto alcuni dati sull’SSD e poi sul disco rigido verificando come il sistema sia in grado di copiare automaticamente i file più utilizzati sulla più veloce unità SSD. Una serie di post su Tumblr mostra le varie prove dello sviluppatore, evidenziando come il sistema sia in grado non solo di gestire il filesystem HFS+ ma persino l’abbandonato ZFS. Stein afferma di aver eseguito le prove con una versione standard di OS X. La procedura sembra complessa e francamente al momento non ci fideremmo troppo ad attivare qualcosa che non è ufficialmente supportato da Apple. Nelle prossime settimane non è da escludere l’arrivo di utility specifiche in grado di semplificare lo “sporco” lavoro che ora bisogna per forza demandare al Terminale. L’affidabilità di unità non ufficialmente supportate da Apple è tutta da provare…
FusionDrive è un’opzione di archiviazione molto interessante (selezionabile all’acquisto in fase di configurazioni dei computer) che consente di combinare 128GB di memoria flash con un disco rigido standard da 1TB o 3TB e creare un singolo volume di archiviazione capace di gestire automaticamente e “intelligentemente” i file ottimizzando le prestazioni in lettura e scrittura (ne abbiamo parlato in questo primo articolo, in quest’altro e segnalato anchela FAQ di Apple in quest’altro articolo ancora). La tecnologia si adatta al modo in cui l’utente usa il proprio Mac, spostando in automatico i file e le app utilizzate più spesso nella memoria flash, permettendo un accesso più veloce e migliori prestazioni.
[A cura di Mauro Notarianni]