Quando si dice fare di necessità virtù. Kaiba Gionfriddo è un bimbo nato con una trancheobronchite congenita, un’infiammazione che coinvolge trachea e bronchi e che in alcuni casi può provocare varie complicazioni. Alcuni ricercatori dell’Università del Michigan hanno studiato per il piccolo paziente una soluzione innovativa trapiantando una biforcazione della trachea sfruttando un modello ricreato con tecnologie di stampa 3D. La struttura di sostegno (“split”), è stata realizzata su misura per il bimbo, modellata per contenere una delle biforcazioni laterali della trachea e rafforzare la stessa. Nel giro di due/tre anni la biforcazione sarà sufficientemente robusta, il materiale (in policarbonato) non sarà più necessario e sarà assorbito dal corpo. L’operazione è stata eseguita con successo e il piccolo Kaiba ora non ha più bisogno di supporti per la ventilazione meccanica.
Le stampanti 3D da qualche tempo sono diventate relativamente economiche. Partendo da file creati con applicativi di CAD 3D è ormai possibile stampare anche in casa piccoli oggetti e prototipi. Speciali resine multicolore consentono di creare creazioni dalle tinte variabili. Esistono anche aziende specializzate nella stampa previo invio dei file. In medicina i campi possibili di applicazione sono infiniti.