La tecnologia permette di sentire meno le distanze fisiche, un vantaggio evidente in particolare nel periodo delle festività natalizie. Un sondaggio condotto da Microsoft a livello europeo evidenzia come l’84% ritiene una valida alternativa videochiamare un familiare lontano per augurargli buone feste. Tra i giovani dai 16 ai 24 anni, circa il 30% dice di essersi affidato a Skype, percentuale che tra gli adulti sopra i 55 anni arriva invece al 15%.
Anche la tradizionale foto di famiglia durante la cena natalizia si trasforma e aumenta la tendenza a scattare selfie: in tutta Europa non sorprende scoprire come oltre tre quarti delle persone (76%) scelga di scattare un selfie con i propri familiari il giorno di Natale e il 67% delle persone oltre i 55 anni ammetta di averne scattato almeno uno durante le feste.
Secondo l’87% delle persone per catturare l’essenza del Natale sceglie di concentrarsi sul momento dei regali Il 32% ha invece scattato una foto a un familiare mentre sonnecchia dopo le abbuffate, fermando così in immagine l’atmosfera domestica delle feste.
Vacanze non vuol dire però soltanto relax e tempo per recuperare ciò che non si riesce a fare durante la vita frenetica di tutti i giorni: quasi un terzo delle persone non è riuscita a staccare e ha lavorato collegandosi all’indirizzo di posta elettronica il giorno di Natale. A farlo sono stati soprattutto i professionisti più giovani, di cui il 41% tra i 16 e i 24 anni e il 42% tra i 25 e i 34 anni, contro il solo 20% delle persone oltre i 55 anni.
Secondo i social media, gli italiani sono quelli che accolgono con maggior piacere gli ospiti per il pranzo di Natale con risposta affermativa da parte del 25% dei partecipanti contro il 7% dei danesi che si sono rivelati i meno ospitali.
Insieme ai portoghesi (48%) e agli spagnoli (44%), gli italiani (42%) pensano che collegarsi all’indirizzo del lavoro con un dispositivo mobile/un tablet/un portatile per leggere la posta sia accettabile, persino a Natale. Il 42% degli italiani e il 48% degli svedesi preferisce essere ringraziato telefonicamente, mentre gli austriaci e i belgi preferiscono una visita di persona.