Sembra la scena di un film dei fratelli Cohen invece è successo davvero: le forze speciali SWAT hanno fatto irruzione nell’abitazione di una anziana signora, condotti sul posto direttamente dall’app Apple Dov’è nel tentativo di rintracciare un iPhone particolare.
Dov’è di Apple, il servizio di tracciamento dei dispositivi della Mela, è stato spesso al centro di storie positive e a lieto fine, anche quando si parla di AirTag, che hanno aiutato parecchi utenti a ritrovare gli oggetti più disparati, auto comprese. Anche se purtroppo non mancano casi di stalking. L’ultima delle storie apparse in rete, però, ha un finale differente.
Un detective di Denver si è trovato a guidare una squadra SWAT nella casa di una anziana signora, dopo che l’app Dov’è ha mostrato la presenza di un iPhone rubato sul posto. Ovviamente, un iPhone rubato non sarebbe stato sufficiente per portare gli SWAT a fare irruzione in una casa, ma un camion rubato pieno zeppo di pistole e contanti sì.
Ecco i fatti, Il veicolo è stato preso il 3 gennaio da un hotel Denver Hyatt con all’interno sei cannoni, due droni, 4.000 dollari in contanti e, per l’appunto, il suddetto iPhone. Il detective di Denver Gary Staab ha appreso che l’app Dov’è di Apple ha segnalato per ben due volte l’iPhone proprio nell’abitazione della signora. Per questo, è riuscito a ottenere un mandato di perquisizione per fare irruzione sul posto con una squadra di SWAT.
Ovviamente, nel luogo segnalato non sono state ritrovate né le armi, né i contanti, ma l’irruzione ha portato alla distruzione di alcuni oggetti presenti in casa, come una preziosa collezione di bambole, per non parlare delle due porte abbattute da un ariete.
Adesso, il detective Staab è stato citato in giudizio per la vicenda, con l’accusa di non aver verificato la posizione dell’iPhone in modo indipendente, ed essersi affidato solo all’app Dov’è. Apple afferma che il servizio è progettato per individuare le posizioni in modo approssimativo e non dovrebbe essere utilizzato come strumento per avviare incursioni SWAT.
La vicenda sembra quasi più assurda di quando gli SWAT intervennero per una banale partita di Call of Duty.