La statua di Steve Jobs che fino a qualche mese fa si ergeva a San Pietroburgo, andrà all’asta e chi la comprerà, se la deve portare furi dal paese. Questo quanto si evince dal report pubblicato nelle scorse ore, il cui ricavato sarà destinato ai progetti di alcuni sviluppatori di tecnologia russi.
Tale decisione è l’ennesima conseguenza dell’outing del CEO di Apple Tim Cook, a seguito del quale la statua fu subito rimossa dalla piazza perché “è necessario rispettare una legge che vieta la propaganda di relazioni sessuali non tradizionali”. La base d’asta della statua progettata dallo scultore russo Gleb Tarasov sarà di 5 milioni di rubli, circa 79 milioni di euro e, chi si aggiudicherà la vendita, dovrà rispettare una particolare clausola: la statua dovrà essere portata al di fuori del continente russo.
In precedenza la dichiarazione di Cook aveva già suscitato altre reazioni. Poche ore dopo l’outing, Vitaly Milonov, attivista antigay di San Pietroburgo ha dichiarato che l’ingresso di Tim Cook in Russia dovrebbe essere negato perché l’amministratore delegato di Cupertino potrebbe trasmettere malattie a contagio sessuale tra cui AIDS, gonorrea e anche l’Ebola.