Per i Galaxy S9 e Galaxy S9+ , Samsung avrebbe deciso di continuare a integrare il lettore di impronte digitali sul retro dello smartphone. Lo riferisce la testata sudcoreana The Investor parlando di difficoltà tecniche che impedirebbero l’integrazione del lettore di impronte direttamente nel display.
La voce arriva in concomitanza di nuove indiscrezioni secondo le quali Samsung avrebbe definito le specifiche hardware dei nuovi Galaxy S9 per i quali la produzione di modelli pilota è partita a ottobre e la produzione in serie sembra inizierà già da dicembre.
Negli ultimi due anni Samsung avrebbe tentato di integrare un sensore di impronte direttamente nel display ma non sarebbe riuscita nell’intento per difficoltà tecniche. La tendenza al nuovo design tutto schermo, come già visto su diversi Android e anche con iPhone X, impedisce a Samsung di trovare un posto per installare sulla parte frontale degli smartphone moduli e sensori che in precedenza trovavano posto in prossimità dei bordi.
L’eliminazione del sensore di impronte dalla parte frontale non significa che Samsung abbandonerà questo meccanismo di autenticazione biometrica e, con ogni probabilità, vedremo nuovi sistemi specifici sul Galaxy Note 9 previsto per agosto del prossimo anno, con qualche rivoluzione in linea con quanto fatto da Apple con il proprio Face ID.
La multinazionale sud coreana spera di riuscire a integrare il sensore di impronte nello schermo sul Galaxy Note 9, progetto per il momento indicato con il nome in codice “Crown”. È presto per parlare di specifiche tecniche ma in rete circolano indiscrezioni di un pannello Super AMOLED da 6.3″ con risoluzione Quad HD+ da 2.960 x 1.440 pixel sulla falsa riga dell’attuale, schermo con formato 18.5:9, processore Qualcomm Snapdragon 845 ed Exynos 9810 successori in linea diretta degli attuali Snapdragon 835 ed Exynos 8895.