Nel suo quarto trimestre fiscale Japan Display accusa una perdita molto più pesante del previsto e ancora una volta, l’indiziato numero uno è iPhone, anche se in realtà i fattori in gioco sono diversi. Negli scorsi giorni è stato posticipato il piano di salvataggio approvato in aprile.
Per il nono trimestre consecutivo Japan Display segna un risultato negativo, questa volta per 98,6 miliardi di yen, quasi 900 milioni di dollari. In media gli analisti avevano previsto una perdita netta totale per l’anno fiscale di 13,47 miliardi di yen, in realtà la situazione è peggiore con un rosso di 109,4 miliardi di yen, poco meno di un miliardo di dollari.
La società ha annunciato una svalutazione di 75,2 miliardi di yen su uno dei suoi impianti per la produzione di schermi, oltre al licenziamento di 1.000 persone, il 10% del totale della sua forza lavoro.
La situazione di Japan Display è monitorata da vicino da una cordata di investitori cinesi e di Taiwan che hanno proposto un piano di investimenti per salvare la società, intervento però posticipato negli scorsi giorni per un riesame della situazione e delle prospettive future del gruppo.
Anche se ormai da anni i risultati di Foxconn, Japan Display e altri costruttori e fornitori vengono sempre letti in vista dell’andamento vendite iPhone, in realtà per la società giapponese la situazione è già complessa.
Dell’attuale gamma iPhone solo iPhone XR sfrutta uno schermo LCD ed è quello più venduto. Gli ordinativi di Cupertino per pannelli LCD a Japan Display riguardano probabilmente anche i modelli delle generazioni precedenti.
Il calo degli ordinativi di pannelli LCD è dovuto anche al passaggio agli OLED da parte dei marchi di smartphone cinesi. Nel complesso Japan Display paga il consistente ritardo nel passaggio agli OLED, anche se ultimamente qualcosa sembra muoversi. Negli scorsi giorni è circolata l’indiscrezione di nuovi ordinativi da Cupertino per schermi OLED di piccole dimensioni, destinati ad Apple Watch, anche per Apple Watch 5 atteso quest’anno.
Alle ingenti perdite ora si aggiunge un’altro fattore: il mercato smartphone nel suo complesso sta rallentando e la flessione della domanda si prevede non migliorerà per diversi mesi. Per tutte queste ragioni la situazione finanziaria di Japan Display ora desta ancora più preoccupazione: se il piano di salvataggio venisse negato e posticipato ancora si teme per il futuro dell’azienda.