Non mancano i timori che le scelte su TikTok del presidente Trump – che vuol vietare l’app negli Stati Uniti a meno che Microsoft, o altra azienda americana, non la acquisisca in tempi brevi – possano ricardere negativamente su Apple: la Cina potrebbe vendicarsi prendendo di mira il colosso di Cupertino. Ricordiamo che nelle scorse ore era circolata addirittura la voce di Apple interessata ad acquistare TikTok, rapidamente smentita da Apple.
Due giornali cinesi appoggiati dal governo hanno suggerito che le scelte della Casa Bianca risultano pressoché inaccettabili, e meritano una contromossa. La vicenda è ormai nota: dagli USA accusano TikTok di avere rapporti con il governo cinese, e di rappresentare una minaccia, in quanto i dati memorizzati dall’app, relativi ai cittadini USA, potrebbero essere diffusi all’esterno. TikTok ha insistito sul fatto che i dati degli utenti americani sono archiviati solo su server statunitensi, e gli esperti di sicurezza hanno dichiarato che l’unico vero rischio era rappresentato dalla piattaforma utilizzata per la pubblicità.
Le cose sono precipitate poco meno di un mese fa, quando la Casa Bianca ha rivelato per la prima volta di considerare la possibilità di vietare TikTok e altre app cinesi negli Stati Uniti. Un rapporto successivo ha suggerito che Microsoft avrebbe potuto acquistare l’attività TikTok negli Stati Uniti e tale piano è stato confermato ieri sia da Trump, che da Microsoft.
Reuters riporta due documenti cinesi sostenuti dal governo che aumentano la possibilità di una sorta di ritorsione contro le scelte operate dal governo USA. Il China Daily riferisce che la Cina non accetterà il “furto” di una società tecnologica cinese ed è in grado di rispondere alla mossa di Washington di spingere ByteDance a vendere TikTok a Microsoft. Il “bullismo” da parte degli Stati Uniti, continua la fonte, verso le società tecnologiche cinesi, sono conseguenza della visione distorta di Washington, e che un tale atteggiamento costringerà la Cina ad una scelta tra “sottomettersi” o affrontare un “combattimento mortale” per sopravvivere nel regno della tecnologia.
La Cina, dal canto suo, ha “un sacco di modi per rispondere se l’amministrazione realizzerà i suoi piani e raggiungerà gli scopi pianificati”. Anche il Global Times, seppur più avveduto nel rilevare le difficoltà di ritorsione contro le società statunitensi, si è schierato a favore di una risposta decisa da parte della Cina. Il WSJ nota che molti utenti cinesi del social media stanno suggerendo che il governo dovrebbe rispondere allo stesso modo, in particolare contro Apple. Sui social media cinesi, anche gli utenti hanno espresso indignazione. In molti sulla piattaforma Weibo, l’alternativa a Twitter, hanno accusato l’amministrazione Trump di assecondare gli elettori provocando l’ascesa di TikTok e, per estensione, della Cina.
Su Douyin, alternativa cinese a TikTok, in cui circolano ampiamente video che commentano il possibile divieto americano, un commento ha suggerito la risposta cinese a Trump: Huawei dovrebbe acquistare le attività cinesi di Apple Inc affinché la Mela operi nel paese. Anche il giornalista USA specializzato nel mondo Apple John Gruber ha affermato che il produttore di iPhone sarebbe l’obiettivo ovvio della Cina, semmai deciderà di attaccare l’America.
Se la Cina decidesse di vendicarsi – e perché non dovrebbero? – quale azienda diversa da Apple potrebbe essere il target principale? Facebook e Google sono già vietati in Cina. Amazon è presente in modo discreto con AWS, e Microsoft sarebbe il bersaglio ovvio per rendere la pariglia, ma Microsoft ha una presenza così importante in Cina?
Insomma, spiega il giornalista, se l’amministrazione cinese decidesse di colpire il mercato tecnologico statunitense, per rispondere a Trump, lo farebbe certamente colpendo Apple, iCloud e l’App Store. Sappiamo che la Cina è già pronta a inserire le società statunitensi in un “elenco di entità inaffidabili”, come contromisura contro la mossa di Washington per bloccare le spedizioni di semiconduttori in favore di Huawei, secondo quanto riferito in queste ore dal Global Times. Le misure includono l’avvio di indagini e restrizioni a società statunitensi come Apple. I risvolti TikTok non farebbero che inasprire questa situazione.
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