I funzionari russi potrebbero aver discusso la possibilità di estradare l’informatore Edward Snowden negli Stati Uniti come gesto per migliorare le relazioni politiche con il paese.
L’ex dipendente della NSA risiede in Russia dal giugno 2013, quando è volato a Mosca da Hong Kong un mese dopo che il giornalista Glenn Greenwald e i maggiori quotidiani di tutto il mondo hanno iniziato a pubblicare le rivelazioni circa il sistema di sorveglianza in atto negli Stati Uniti che Snowden aveva scoperto sfruttando la sua posizione.
La Russia gli aveva concesso asilo per un anno, poi esteso per altri tre anni. Snowden è attualmente alla ricerca di asilo politico altrove, ma non può farlo in nessun paese con cui gli Stati Uniti hanno trattato la procedura di estradizione.
Secondo l’avvocato Ben Wizner, che ha parlato con NBC News, il “Team Snowden non ha ricevuto tali segnali e non ha alcun nuovo motivo di preoccupazione.” Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin ha definito la possibilità di Snowden di tornare negli Stati Uniti come “nonsense”. Inoltre, secondo voci contrarie ed opposte, l’asilo di Snowden in Russia sarebbe stato recentemente esteso per altri due anni e le voci che vorrebbero la Russia pronta a regalare Snowden a Trump avrebbero origine da Michal Morell, un ex direttore ad interim della CIA. Ricordiamo che durante la sua campagna, Trump ha chiamato Snowden un “traditore” e chiaramente dichiarato che dovrà essere perseguito se mai dovesse rimettere piede negli Stati Uniti. Riaverlo “a casa” potrebbe essere considerato un successo della politica “trumpiana”
Il Dipartimento di giustizia ha comunque confermato a NBC News che, nel caso di un ritorno di Snowden in USA, intende portare avanti le accuse pendenti a suo carico dal 2013, fra cui il furto di documenti governativi e due accuse di violazione della legge sullo spionaggio del 1917. Sulla testa dell’ex NSA pendono circa 30 anni di carcere se venisse processato e condannato in USA.
Recentemente Snowden era stato accusato di avere iniziato a collaborare con i servizi segreti Russi, cosa che Snowden nega re come dimostrato da suo recente tweet qui di seguito.
Finally: irrefutable evidence that I never cooperated with Russian intel. No country trades away spies, as the rest would fear they’re next. https://t.co/YONqZ1gYqm
— Edward Snowden (@Snowden) 10 febbraio 2017
Non è chiaro però al momento se esista davvero un piano per estradare Snowden. La notizia riportata da NBC News cita un anonimo funzionario americano che ha analizzato rapporti di intelligence relativi ai piani della Russia per “ingraziarsi” la nuova amministrazione.