Le truppe russe hanno rubato attrezzature agricole della Deere & Company per un valore di quasi 5 milioni di dollari in Ucraina, ma non le possono usare. Le macchine infatti dispongono di una funzione di blocco remoto che ha consentito al rivenditore di disabilitarle a distanza e grazie al GPS incorporato è stato anche in grado di individuarne la posizione.
Il furto è avvenuto nella città di Melitopol attualmente occupata dai militari russi e si protrae da marzo. All’inizio furono rubate due mietitrebbie del valore di 300.00 dollari l’una, poi un trattore e una seminatrice, e alla fine sono riusciti a portare via tutti e 27 i mezzi presenti in loco, insieme ad un importante quantitativo di grano da una delle aree di maggiore esportazione ucraina. Parte di questi veicoli è finito in Cecenia, mentre altri sono stati spostati nel vicino villaggio di Zakhan Yurta. Ma come dicevamo sono lì, bloccati e inutilizzabili.
Quando le truppe russe hanno portato le mietitrici rubate in Cecenia, si sono rese conto che non potevano nemmeno accenderle, perché erano state bloccate a distanza.
Pare tuttavia che i militari si stiano dando da fare nel trovare un modo per aggirare questo ostacolo. Si dice siano in contatto con alcuni consulenti in Russia che potrebbero essere in grado di sbloccare le macchine, ma per ora non ci sono riusciti. In fin dei conti le attrezzature agricole sono diventate soprendentemente high-tech, forse anche troppo. La Deere & Company è già stata al centro di un dibattito sul diritto di riparazione poiché il suo software impedisce agli agricoltori di ripararsi le macchine da soli.
E come dimostrato dal recente avvenimento, l’azienda è perfino in grado di spegnere queste macchine a piacimento ogni volta che lo desidera, anche se fino ad ora – dice – non l’aveva mai fatto tranne che per le macchine edili in Cina, dove le leggi del paese lo richiedono. Per tali ragioni alcuni agricoltori sono persino arrivati al punto di scaricare il firmware piratato della Deere & Company per cercare di eludere tali sistemi di controllo remoto.
Questa comunque non sarebbe la prima volta che un saccheggio avvenuto durante la guerra Russia-Ucraina si sia ritorto contro i militari per mezzo della tecnologia. Secondo un rapporto del Times, un uomo è stato in grado di usare la funzione “Trova il mio” di Apple per tracciare i movimenti delle truppe dopo che uno dei suoi membri gli aveva sottratto gli AirPods, mentre un ricercatore della California sostiene di essere stato in grado di osservare quel che accade nel paese utilizzando una combinazione di Google Maps e immagini radar.