In Russia è stata sperimentata la possibilità di disconnettersi da Internet e creare una Rete alternativa. I test sono stati effettuati lunedì 23 dicembre, a conclusione di varie prove per verificare la possibilità di funzionamento di una rete in proprio, scollegata dal resto del mondo.
I test sono durati più giorni e hanno coinvolto agenzie governative, internet provider locali e aziende russe che, a vario titolo, lavorano con internet. L’obiettivo era verificare l’infrastruttura internet nazionale, conosciuta come RuNet, senza bisogno di accedere al sistema DNS globale e all’internet esterna.
Il traffico è stato reinstradato internamente rendendo in pratica RuNet la più grande intranet mondiale. Il governo non ha rivelato dettagli tecnici sui test e in che cosa consistevano esattamente, dichiarando solo che sarebbero state effettuate prove per testare scenari di disconnessione, inclusa la simulazione di un cyber-attacco di un paese straniero. Nel corso di una conferenza stampa, l’esperimento è stato ritenuto un successo da parte del governo.
”È risultato che, in generale, sia le autorità amministrative, sia gli operatori di telefonia, sono pronte a rispondere in maniera efficace a possibili rischi e minacce, garantendo il funzionamento di internet e dell’unita rete di telecomunicazioni”, ha riferito Alexei Sokolov, vicedirettore del Ministero per lo Sviluppo Digitale. Sokolov ha riferito che i risultati saranno presentati dal Presidente Putin il prossimo anno.
Questi ultimi test, come accennato, sono il culmine di una serie di prove che hanno permesso di verificare meccanismi che consentano a tutti i dati scambiati tra cittadini e organizzazioni russe di restare dentro i confini nazionali, senza passare all’estero. L’obiettivo dichiarato è difendersi guerra cibernetiche ma c’è anche chi paventa la possibilità di creare un sistema di censura di massa sulla falsariga di quanto già avviene in Cina, eliminando la navigazione su siti non graditi e il traffico di dati proibiti. A dicembre dello scorso anno la Duma, la Camera bassa del Parlamento, ha approvato in seconda lettura il disegno di legge denominato “Programma nazionale di economia digitale” con i cambiamenti tecnici necessari per operare che dovrebbero permettere alla Russia di operare in modo indipendente.
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