Le autorità russe hanno chiesto ad Apple e Google di rimuovere l’app LinkedIn dall’App Store e dal Google Play del paese. Lo riferisce il New York Times spiegando che la mossa fa seguito a un blocco in atto verso il servizio web di rete sociale per lo sviluppo di contatti personali.
“La richiesta delle autorità russe” spiega il giornale, “arriva settimane dopo che un tribunale ha bloccato il servizio professionale di networking per la violazione di norme locali che richiedono alle società internet di memorizzare dati dei cittadini russi all’interno dei confini della nazione”.
In Russia il servizio in questione è bloccato perché un tribunale a novembre ha stabilito che l’azienda viola norme locali secondo le quali le aziende che operano su internet devono memorizzare informazioni degli account russi all’interno del paese. Il quotidiano statunitense fa notare che molte altre aziende americane operano in Russia e pertanto il blocco di LinkedIn è un evento raro.
Non è la prima volta che autorità di vari paesi chiedono ad Apple e Google di rimuovere app dai rispettivi store. L’ultimo evento di questo tipo che riguarda Apple è accaduto a dicembre: in Cina ad Apple è stato chiesto di rimuovere l’app del New York Times perché violerebbe non meglio precisate normative locali; in realtà il governo non fa altro che contrasta con attenzione la diffusione di elementi culturali occidentali.