Il Consiglio dell’Autorità̀ per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato ieri uno schema di regolamento per la tutela del Copyright digitale. “Lo schema” si legge in un comunicato stampa “è frutto di un’ampia e approfondita riflessione su tutti gli elementi acquisiti nel dibattito sviluppatosi in seno alla comunità̀ d’interesse e dal confronto con i modelli di altri Paesi europei”. Ne è scaturito un provvedimento con il quale l’Agcom afferma di voler contemperare la tutela del diritto d’autore con alcuni diritti fondamentali, quali la libertà di manifestazione del pensiero e di informazione, il diritto di accesso a internet, il diritto alla privacy.
In quest’ottica, l’Autorità si è concentrata sulle violazioni esercitate con finalità̀ di lucro assegnando carattere prioritario alla lotta contro la pirateria “massiva”, escludendo dal proprio perimetro d’intervento gli utenti finali (downloaders) e il cosiddetto peer.
Il provvedimento – che sarà sottoposto a una consultazione pubblica della durata di 60 giorni e notificato alla Commissione europea – prevede l’istituzione di un Comitato incaricato, tra l’altro, di sviluppare forme di autoregolamentazione per la diffusione di contenuti digitali legali, di monitorare l’applicazione del regolamento e di formulare all’Agcom proposte di aggiornamento in relazione ai cambiamenti tecnologici e di mercato.
“Le misure proposte in consultazione” si legge ancora nel comunicato “sono quelle previste dal decreto legislativo n. 70/2003 – rimozione selettiva o disabilitazione dell’accesso ai contenuti illeciti – e saranno improntate a gradualità̀ e proporzionalità̀, tenendo conto della gravità della violazione e della localizzazione del server”.
“L’intervento dell’Agcom” si legge ancora, “si fonda sul convincimento che la lotta all’illegalità̀ non possa limitarsi all’opera di contrasto, ma debba essere accompagnata da una serie di azioni positive di importanza cruciale: la promozione dell’offerta legale, l’informazione e l’educazione dei consumatori, essenziali per creare una “cultura della legalità̀” nella fruizione dei contenuti. In quest’ottica, e come evidenziano esperienze recenti in campo internazionale, l’Autorità ritiene che il fenomeno della pirateria possa ridursi anche grazie a strumenti che favoriscano l’accesso legale alle opere digitali”.