Gli ordinativi di Surface Book sono stati «Enormi», così ha dichiarato Panos Panay, Corporate Vice President di Microsoft Devices in una lunga intervista concessa a Wired. Né Microsoft né il dirigente rivelano però il numero esatto di unità vendute durante la fase di preordini disponibili in USA: nel momento in cui scriviamo il primo portatile Microsoft Surface Book non è disponibile sullo store online nel nostro Paese.
Panay sottolinea l’accoglienza positiva di utenti e mercato, incluse anche le prime recensioni che apprezzano design, costruzione e prestazioni elevate. Nell’intervista emerge però anche un altro dettaglio interessante per gli appassionati della Mela: lo stesso Panay dichiara apertamente che l’obiettivo di Microsoft Surface Book è quello di contrastare il grande successo dei portatili Apple ma non solo. Dalle dichiarazioni rilasciate si apprende che non solo l’idea ma anche approccio e progettazione sono chiaramente ispirati al “metodo” di Cupertino.
Innanzitutto il progetto è frutto di un piccolo team all’interno di Microsoft che si è posto subito l’obiettivo di creare non solo un notebook potente ed elegante ma anche di dotarlo di caratteristiche innovative. All’interno degli uffici Microsoft di Washington dove è stato progettato, una sala è interamente dedicata ad ospitare macchine a controllo numerico per la lavorazione dei metalli e non solo, una officina attrezzata di tutto punto che replica in piccolo una completa catena di montaggio su larga scala installata in Cina per la produzione industriale.