Diciamocelo, è un’indiscrezione che scalda i cuori. Le voci si stanno facendo sempre più insistenti nel mondo della fotografia digitale, con “spioni” che lasciano passare le prime voci dal Giappone. Secondo fonti considerate molto affidabili, Ricoh lancerà la nuova GR IV nel primo trimestre del 2025. La notizia sta già scatenando l’entusiasmo degli appassionati della serie di fotocamere ultracompatte a focale fissa nonostante non ci sia nessuna informazione sulle caratteristiche tecniche, neanche sul formato del sensore. Non importa: la GR dagli anni Novanta una delle più amate nel mondo della street photography. Non solo, c’è di più. Infatti, sempre secondo le indiscrezioni, più avanti nel corso dell’anno arriverà anche una versione con sensore monocromatico dedicato.
La serie GR rappresenta da sempre un punto di riferimento per chi cerca una fotocamera ultra-compatta ma senza compromessi grazie al suo sensore APS-C. Le indiscrezioni arrivano da canali solitamente ben informati sul mondo Fujifilm, il che aggiunge credibilità alla notizia. L’attesa è ancora più spasmodica perché sono passati ormai cinque anni dal lancio della GR III. Il timing sembra perfetto per un rilancio in grande stile.
La coincidenza con il lancio della nuova Fujifilm X100VI non sembra casuale. Ricoh potrebbe aver atteso il momento giusto per presentare la sua contromossa nel segmento delle compatte premium. La scelta di una versione monocromatica, poi, rappresenta una novità assoluta per il marchio, finora territorio quasi esclusivo di Leica.
Il mercato che non ti aspetti
I numeri parlano chiaro e raccontano una storia sorprendente. Mentre i grandi marchi si concentrano su reflex e mirrorless sempre più costose, il segmento delle compatte di qualità sopra i 330 dollari sta crescendo in maniera significativa. In Giappone, mercato di riferimento, queste fotocamere sono passate dal 6,8% al 33,2% del totale vendite in soli due anni. Un dato che fa riflettere.
La domanda di fotocamere compatte ma evolute oltretutto non accenna a diminuire. Il fenomeno è particolarmente evidente tra i giovani fotografi, che cercano alternative di qualità agli smartphone. Fotografie in cui la parte computazionale conta meno rispetto a quella ottica. Le vendite mostrano un trend in doppia cifra rispetto all’anno precedente, mentre il mercato delle mirrorless full frame sembra aver raggiunto un plateau.
Canon mantiene la leadership con il 31,1% del mercato delle compatte, seguita da Fujifilm con il 13,4%. La serie GR di Ricoh occupa una nicchia preziosa in questo scenario. Il successo delle compatte premium sta dimostrando che esiste ancora spazio per fotocamere specializzate a prezzi accessibili. L’azienda nei giorni scorsi ha anche annunciato di aver potenziato la produzione delle sue attuali due macchine: GR III versione con focale da 28mm e versione X con focale da 40mm.
Un’attesa lunga cinque anni
La GR III è un fenomeno che ha dimostrato una longevità commerciale eccezionale nel mondo della tecnologia. Lanciata nel 2019, continua a essere richiestissima nonostante l’età. La formula vincente combina un sensore APS-C in un corpo ultra-compatto, perfetto per la fotografia di strada e di viaggio. Si possono fare molte cose, scattare in raw o usare le “ricette” per i Jpg prodotti direttamente e usare la app su iPhone e Android per avere sia la geolocalizzazione che la condivisione veloce con i social (WiFi, Bluetooth o anche cavetto Usb-C)
Ricoh non è rimasta ferma in questi anni, rilasciando diverse varianti della GR III con ottiche diverse e filtri ND oppure a diffusione della luce. Inoltre, come fa anche Fuji, Ricoh non abbandona i suoi prodotti e continua a migliorarli dal punto di vista software letteralmente per anni. Gli aggiornamenti firmware hanno infatti mantenuto la fotocamera al passo coi tempi. La community degli utilizzatori è rimasta fedele, contribuendo a creare un vero e proprio culto attorno al marchio.
Per tutte queste ragioni le aspettative per la GR IV sono altissime. Gli appassionati si aspettano un nuovo sensore (magari full frame?), un processore più potente, il ritorno del mirino ottico (che era presente nelle versioni a pellicola), il flash e magari qualche novità anche nell’ottica fissa che ha il il suo tallone di Achille nel movimento telescopico di attuazione, prono a far entrare la polvere sul sensore. Andranno trovate soluzioni nuove, forse, ma senza stravolgere il progetto attuale. L’equilibrio tra innovazione e continuità sarà fondamentale per non snaturare una formula che funziona.
La sfida a Fujifilm
Come detto al principio, lanciare la GR IV a inizio 2025 non è una scelta fatta a caso. Se è vero, c’è della strategia dietro. La battaglia nel segmento delle compatte premium si fa molto interessante. La nuova Fujifilm X100VI ha alzato notevolmente l’asticella della qualità e delle prestazioni. La risposta di Ricoh dovrà essere all’altezza della sfida.
Le due fotocamere hanno filosofie diverse ma un pubblico simile. La X100 punta su un’esperienza più tradizionale e ricca, mentre la GR fa della essenzialità il suo punto di forza. Una “copia” l’interfaccia vintage fisica degli anni Cinquanta-Sessanta (ghiere e comandi in vista) che è sopravvissuta con le Leica M e Q, l’altra invece il look aggressivo (ma che è stato molto semplificato e reso minimalista) dei “programmi” nato negli anni Novanta. La vera partita si giocherà sul rapporto tra dimensioni, prestazioni e prezzo.
Il timing del lancio suggerisce una strategia precisa da parte di Ricoh. Lasciare che Fujifilm faccia la prima mossa permette di calibrare meglio la propria risposta. Chi colpisce per secondo può prendere meglio la mira. La sfida è entusiasmante per gli appassionati, che avranno più scelta nel segmento premium.
La sorpresa in bianco e nero
Ma le novità non sono solo queste. Perché le indiscrezioni portano anche qualcosa di inatteso, anche se da tempo sperato da parte degli utenti. L’annuncio di una versione monocromatica della GR IV è forse la notizia più intrigante. Finora solo Leica ha osato proporre fotocamere dedicate al bianco e nero, con prezzi proibitivi. Ricoh (che in realtà l’ha già fatto con la controllata Pentax, ma nel settore Aps-C reflex) potrebbe democratizzare questo segmento di nicchia.
La scelta di una versione monocromatica non è solo marketing. Un sensore dedicato al bianco e nero offre vantaggi reali in termini di nitidezza e gamma dinamica. La GR IV Monochrome (con la “e” finale, all’inglese, e non “Monochrom” alla tedesca, come si chiamano le varianti in bianco e nero della Leica) potrebbe diventare uno strumento unico per gli amanti della fotografia in bianco e nero leggera e da strada.
Il mercato delle fotocamere monocromatiche è ancora tutto da esplorare. Se Ricoh riuscirà a proporre un prezzo accessibile, potrebbe creare un nuovo standard nel settore. Non è escluso che altri produttori seguano questa strada. Considerando che il vero avversario delle compatte è lo smartphone, avere in tasca la fotocamera compatta che fa foto con qualità irraggiungibile e in bianco e nero offre una alternativa sensata a quello che per altri sarebbe solo un doppione con il colore.
Il ritorno delle compatte
Il successo delle compatte di alta gamma sta riscrivendo le regole del mercato. Mentre i grandi produttori inseguono i margini delle mirrorless full frame, una nuova generazione di fotografi riscopre il fascino delle fotocamere essenziali e compatte. Il fenomeno è particolarmente evidente tra i giovani, che paradossalmente stanno trainando la riscoperta di formati e approcci “vintage”. La GR IV arriva nel momento perfetto per intercettare questa tendenza. La sua filosofia minimalista si sposa perfettamente con le esigenze dei nuovi fotografi.
Il mercato delle compatte premium potrebbe essere solo all’inizio di una nuova fase di crescita. La combinazione di qualità, portabilità e prezzo accessibile (entro i mille euro, una fascia nella quale la Fuji non è più presente con la sua X100) risponde a un’esigenza reale. La GR IV potrebbe essere il catalizzatore di questo cambiamento.
Uno sguardo al futuro
Il lancio della GR IV potrebbe spingere altri produttori a tornare sul mercato delle compatte premium. Si parla già di una possibile Fujifilm X80, erede della X70, come risposta diretta alla sfida di Ricoh. Il segmento delle fotocamere compatte di alta gamma è più vivo che mai. La domanda di strumenti fotografici di qualità ma accessibili continua a crescere. La tecnologia permette oggi di offrire prestazioni eccezionali in corpi sempre più compatti. È l’idea di avere uno strumento che fa foto “vere” ma che ha anche la maneggevolezza e portabilità di uno smartphone.
Il 2025 potrebbe essere l’anno della rinascita per le compatte premium. La GR IV si prepara a guidare questa rivoluzione silenziosa. Gli appassionati non vedono l’ora di mettere le mani su quella che promette di essere una delle fotocamere più interessanti dell’anno.