Le quotazioni del titolo RIM hanno perso l’11% nella giornata di venerdì e poi ancora il 4% ieri, una inesorabile marcia negativa che ha portato a quasi dimezzare il valore del titolo registrato nel mese di settembre. Notiamo che nel mese di febbraio una azione RIM era valutata 70 dollari. Una perdita così brusca e consistente non è dovuta a ragioni sporadiche che alcuni indicano nei prolungati disservizi che in almeno due occasioni hanno colpito quest’anno il sistema di server integrato RIM causando il mancato funzionamento della posta elettronica per migliaia di utenti, per lo più professionisti e dipendenti aziendali che utilizzano gli smartphone BlackBerry.
L’ulteriore colpo sulla valutazione del titolo RIM è arrivato tra venerdì e lunedì in seguito all’annuncio del ritardo di BlackBerry 10, il nuovo sistema operativo basato su QNX già impiegato nel poco fortunato tablet PlayBook. Prima atteso nei primi mesi del 2012 il nuovo OS e anche gli smartphone di nuova generazione BlackBerry saranno lanciati solo dopo la seconda metà del 2012.
Ora alcuni analisti intervistati da Reuters sottolineano come la capitalizzazione di mercato attuale di RIM, vale a dire il numero della azioni moltiplicato per la quotazione attuale, pari a circa 7miliardi di dollari sia inferiore alle sole disponibilità di cassa. Il valore attribuito dal mercato azionario alla multinazionale canadese risulta persino inferiore alla somma degli investimenti di lungo termine, alle proprietà e ai beni inangibili, come per esempio i brevetti. I confronti risultano ancora più sorprendenti se si paragona l’attuale valore di mercato di RIM con Apple: secondo Brian S. Hall ora il valore complessivo di RIM risulta addirittura inferiore al valore stimato del solo App Store, così come riportato da AppleInsider.
Il problema di fondo è in ogni caso indicato da numerosi analisti e non solo in questi giorni: al di là degli incidenti e della volatilità occasionale dei titoli, più spiccata per le aziende IT, il problema di RIM rimane quello strategico generale. Dopo il successo di iPhone e anche dopo la diffusione di Android, la piattaforma BlackBerry, gli smartphone BlackBerry e il tablet PlayBook non sembrano in grado di sostenere la concorrenza. A questo si aggiungono i timori per il futuro: pochi credono che RIM riuscirà a compiere il balzo per saltare dal modello degli smartphone di successo dell’epoca pre-iPhone a dispositivi touch di nuova generazione. Anche chi crede ancora in RIM teme che l’arrivo della piattaforma BlackBerry 10 avverà troppo tardi rispetto al consilidamento di iPhone e Android.