Un sogno oppure un incubo, dipende dal punto di vista, ma ora è ufficiale: la serie TV di Harry Potter si farà. La Warner Bros ha appena confermato che andrà in onda su Max (il nuovo servizio di streaming in arrivo, nato dalla fusione di HBO Max e Discovery Plus) inizialmente negli USA, per poi espandere i propri orizzonti nel resto del mondo.
Per questo nuovo adattamento della saga ci sarà un cast tutto nuovo (anche perché al primo anno di scuola gli studenti hanno 11 anni e gli attori dei film ormai sono quasi tutti over 30) e, sebbene i fan più vecchi della saga potrebbero far fatica ad abituarsi a nuovi volti dopo 22 anni di Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson, possono almeno dormire sogni tranquilli perché la promessa è che la serie «sarà fedele ai libri originali».
Ci saranno sette stagioni, una per ogni anno scolastico (i film invece sono 8 perché l’ultimo anno di scuola è stato diviso in due pellicole) e si ritiene che ogni episodio possa ragionevolmente concentrarsi su un solo capitolo di libro, riuscendo così a raccontare tutto quello che i film, per esigenze di trama, hanno dovuto tagliare.
Quel che è più importante è che a supervisionare il tutto ci sarà l’autrice della saga J.K. Rowling nelle vesti di produttore esecutivo, che rassicura: «Max si impegna a preservare l’integrità dei miei libri e questo per me è molto importante».
Sicuramente lo sarà anche per i fan, che questa volta sperano di poter veder raccontati i meri fatti dei libri e non quelli inventati dai registi (uno dei tanti, ma se ne potrebbero citare a decine: film numero 6, Luna Lovegood che scova Harry pietrificato in un vagone per l’Espresso di Hogwarts tramite gli inutili Spettrocoli per dei presunti gorgosprizzi che gli volano intorno alla testa, quando invece la faccenda reale è molto più seria e vede un’abile Ninfadora Tonks, di ronda al castello, recuperare il ragazzo appena in tempo prima della partenza del treno).
Dubbi e paure
Nei forum e sui social molti infatti già esprimono i due sentimenti più estremi: amore e gioia da un lato per questa nuova opportunità che permetterà loro di reimmergersi nel mondo incantato di Harry Potter e rivivere ancora una volta la magia nata dalla penna della Rowling; dall’altro paura e rifiuto per qualcosa che oltre a rischiare di essere ripetitivo, potrebbe creare confusione soprattutto dal punto di vista del merchandising, col cast originale che verrebbe necessariamente soppiantato dal nuovo.
Ma lasciatevelo dire da un appassionato: per quanto se ne possa dire e fare, i libri sono e resteranno per sempre il punto di partenza di ogni vero fan (per noi italiani sicuramente nella prima traduzione, che ci risparmia gli orridi Tassofrasso e Salice Schiaffeggiante, tra i tanti); questo almeno fino a quando il politicamente corretto non ce li riscriverà da zero (vedi le recenti censure ai libri di Roald Dahl e Agatha Christie).
E a proposito di libri: a ottobre esce l’almanacco ufficiale di Harry Potter.