Jean Liu, presidente di Didi Chuxing, parlando del recente investimento di 1 miliardo di dollari da parte di Apple in questa società cinese ha detto in un’intervista alla CNBC che tra la Mela e la sua azienda c’è in comune “la grande sovrapposizione della clientela”. “La nostra base di autisti e i nostri passeggeri usano prodotti Apple e un sacco di iPhone, penso sia tutto molto semplice”.
La presidente dell’Uber cinese ha sottolineato la potenziale dimensione del ridesharing in Cina, un mercato molto più vasto di quello USA spiegando che la sua azienda ha solo l’1% di penetrazione su circa 1.1 miliardi di pendolari che quotidianamente usano questi servizi. Il numero di viaggi offerti a Pechino ogni giorno a suo dire è cinque/sei volte superiore rispetto a quelli effettuati a New York e in questo senso viene suggerita che la tecnologia è la soluzione.
“La prima cosa su cui tutti siamo in questo momento concentrati è la tecnologia” ha detto ancora Liu, “come possiamo far fronte a domanda e offerta di veicoli, autisti, passeggeri”. Apple, spiega Appleinsider, spera probabilmente di colmare il vuoto sebbene esistano vari modi per farlo. A livello base, Apple potrebbe offrire un servizio integrato di serie nei dispositivi, con software e/o servizi specifici per, ad esempio, l’app Mappe. Si vocifera da mesi che Apple sia inoltre al lavoro su una sua auto, veicolo elettrico a guida autonoma che Didi potrebbe a lungo termine considerare perfetta per offrire i suoi servizi.
Parlando dell’investimento, il CEO di Apple Tim Cook ha spiegato che è stato fatto “per una serie di motivi strategici”, inclusa la possibilità di imparare di più su alcuni segmenti del mercato cinese”. Ha poi spiegato che Didi è guidata da un “grande gruppo di dirigenti che hanno in mente anche obiettivi ambientali nella speranza di ridurre l’inquinamento con l’uso più efficiente degli autoveicoli”.