Quanti marchi possono affermare di avere un intero parco di auto solo elettriche? Ovviamente Tesla che è partita da zero ma ora anche Smart che ha abbandonato definitivamente i propulsori tradizionali per passare a vetture solo elettriche che probabilmente popoleranno le nostre città anche in versione car sharing.
Con il passaggio sistematico alla tecnologia di propulsione elettrica a batteria, smart torna al futuro. E non deve nemmeno inventare una nuova missione ma semplicemente riscoprire quella originale: perché smart – afferma il produttore – “è sempre stata concepita come auto elettrica”.
Per rendere l’idea, i designer si sono ispirati ai dettagli iconici delle prime generazioni, trasferendoli nella nuova era della mobilità elettrica. Insomma, l’originale riscopre le sue vere origini.
In occasione del Salone dell’automobile di Francoforte, è stato svelato il restyling di smart fortwo e smart forfour, aggiornamento che è una importante indicazione per un marchio che ha visto la cessione del 50% del pacchetto azionario alla cinese Geely.
La gamma di smart elettrica non cambia: saranno come sempre disponibili le versioni coupé e cabrio a 2 posti (fortwo) e berlina a quattro posti (forfour). A cambiare è ovviamente “cuore pulsante” che, dal 2020, sfruttterà esclusivamente il powertrain elettrico sviluppato da Daimler.
La quattro posti adotta una linea dinamica che si allarga verso il basso formando una “A” – ripresa dalla showcar smart Vision EQ fortwo – e fendinebbia integrati (a richiesta); la fortwo invece mantiene il classico frontalea.
Con il passaggio radicale alla trazione elettrica a batteria, anche l’illuminazione si dota di fari completamente a LED disponibili a richiesta. Ora smart adotta tre ampi elementi LED che svolgono la funzione di luce anabbagliante, abbagliante e indicatore di direzione, ma che al tempo stesso conferiscono anche alla vettura la sua caratteristica fisionomia. In abbinamento all’impianto lampeggiatori, i nuovi fari completamente a LED, comprendono anche una funzione Welcome che sembra salutare il guidatore quando sblocca l’auto.
Anche le luci posteriori sono un elemento tecnico ed estetico di spicco dei rinnovati modelli. Nella già nota geometria romboidale di base, centinaia di sofisticati elementi a LED amplificano l’effetto del profilo del faro, assicurando una particolare profondità delle luci e un’illuminazione omogenea, creando all’occhio dell’osservatore seconda della distanza e della prospettiva, una fisionomia delle luci in continuo cambiamento.
Per quanto riguarda l’abitacolo, i designer hanno progettato una nuova consolle centrale. Al posto del cassetto laterale nascosto, davanti alla leva del cambio automatico si trova uno scomparto portaoggetti che si può chiudere con un avvolgibile (per mettere al sicuro anche gli smartphone più grandi). A scelta è possibile sistemare anche due bicchieri, grazie a un portabevande doppio estraibile.
Interessante il sistema multimediale smart connect. Il produttore punta all’interazione diretta con il telefono cellulare dei clienti e la sua potenza di calcolo.
Concentrato sull’essenziale, come il touchscreen da otto pollici e la compatibilità con diversi smartphone, questo sistema rappresenta non solo una soluzione di Infotainment ma anche una soluzione aggiornabile. Se il cliente cambia smartphone o riceve nuove app attraverso un aggiornamento software, tutte le modifiche vengono applicate automaticamente anche a bordo della sua smart.
Smart diventa non solo completamente elettrica, ma anche digitale. L’app smart EQ control porta la mobilità elettrica nello smartphone del guidatore. È possiible controllare a distanza lo stato della propria auto. Il guidatore può conoscere qual è l’autonomia o il livello di carica della batteria e programmare gli spostamenti quotidiani. Anche la preclimatizzazione – che consente di riscaldare o rinfrescare l’auto – è una funzione offerta via app.
Il produttore afferma che dal momento del lancio, avvenuto l’anno scorso, è stato calcolato che i clienti utilizzano i servizi digitali in media ogni due giorni. Sulla base del feedback di questo gruppo, sulle loro preferenze e sui loro suggerimenti, l’app smart EQ control si è evoluta.
È stata migliorata l’interfaccia ma anche l’interazione diretta. Un nuovo campo per la comunicazione, il “communication overlay”, permett edi riprodurre i messaggi per il guidatore. È possibile ricevere avvisi quando è in programma la manutenzione dei server o ricevere informazioni sullo stato dell’app.
Grazie all’integrazione nei widget sullo smartphone e a un’applicazione per Apple Watch, ora smart permette di informare gli utenti in modo ancora più diretto. Con una rapida occhiata al polso, è possibile erificare il livello di carica e l’autonomia o avviare la preclimatizzazione anche da Apple Watch.
Un servizio denominato “my smart” permette di verificare in tempo reale la posizione della propria smart e ottenere l’accesso remoto, ad esempio per sbloccare e bloccare l’auto senza la chiave.
Il futuro della mobilità elettrica passa anche attraverso servizi in grado di integrarsi nell’ecosistema urbano per facilitarne l’utilizzo. Una strategia che parte dalla wallbox domestica, si estende fino alla rete di ricarica pubblica e si completa attraverso il network di ‘ready to park’ e ‘ready to charge’: una rete di autorimesse convenzionate a Napoli, Roma, Firenze, Genova e Milano. Attraverso un’App dedicata è possibile, prenotare e pagare il parcheggio e, dove già presenti i point of charge, ricaricare la propria smart. L’App smart ‘ready to park’, che include anche la funzione ‘charge’, è già disponibile su Google Play e App Store.
Con 160 Nm di coppia disponibili, i modelli elettrici vantano un’accelerazione molto migliore di quanto faccia pensare il motore sincrono ad eccitazione separata da 60 kW/82 CV montato posteriormente. Ai semafori, smart EQ fortwo coupé scatta in 4,8 secondi da 0 a 60 km/h quasi senza far rumore.
La batteria ad alto voltaggio è volutamente compatta. La batteria agli ioni di litio è fornita da Deutsche Accumotive, una società Daimler, ed è composta da tre moduli ad alto voltaggio e da un totale di 96 celle, anch’esse ad alto voltaggio.
Raggiunge una capacità di 17.6 kWh, sufficienti, a detta del produttore, per garantire un’autonomia di 159 chilometri nel ciclo NEDC. Si tratta di un valore superiore all’autonomia media che si registra in Germania, ma soprattutto di un’autonomia generosa per l’ambiente urbano, dove è possibile rigenerare una grande quantità di energia mediante recupero. Una funzione molto pratica per la città è soprattutto il recupero dell’energia con assistenza radar, perché mantiene automaticamente la distanza tra la smart e il veicolo che la precede. Le fasi di marcia e di frenata sono sempre armonizzate, in modo da reimmettere la massima quantità possibile di energia cinetica nella batteria.
Per garantire un funzionamento anche a condizioni climatiche e sollecitazioni estreme, il produttore afferma di avere posto particolare cura nella gestione termica dei suoi modelli elettrici. Se per il motore elettrico è sufficiente un raffreddamento ad aria di grandi dimensioni, l’elettronica di potenza flangiata al motore è raffreddata a liquido. Anche per la batteria ad alto voltaggio è possibile una regolazione completa della temperatura.
All’occorrenza la batteria viene integrata attivamente nel circuito di raffreddamento della trazione, in modo da mantenere sempre la temperatura ideale per esempio in caso di carico permanente elevato o durante la ricarica rapida. Lo stesso vale per le temperature estremamente basse. Il riscaldamento della batteria consente di riscaldare la batteria per garantire prestazioni ed efficienza ottimali.
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