Il Ministro alla Cultura norvegese ha annunciato che entro il 2017 sarà completata la transizione al Digital Audio Broadcasting (DAB), il sistema di radiodiffusione digitale che permette la trasmissione sonora di programmi radiofonici con qualità paragonabile a quella di un compact disc.
La Norvegia, dunque, sarà il primo paese al mondo a eseguire lo switch off delle trasmissioni FM, una transizione che è in preparazione dal 1995. Negli ultimi due anni varie emittenti nazionali e locali sono passate alla trasmissione in codifica digitale, con vantaggi e svantaggi rispetto a quella analogica. Secondo un sondaggio di Digitalradio elaborato da TNS Gallup, sembra ad che il 56% degli ascoltatori del paese usi quotidianamente la radio digitale e nel 55% delle case via sia almeno un apparecchio moderno in grado di consentire l’ascolto delle radio DAB.
In Italia lo spegnimento della radiofonia in FM per il definitivo passaggio al digitale, così come in molti altri paesi non è stato ancora ipotizzato né pianificato, anche considerando la scarsa appetibilità (il numero di emittenti radiofoniche FM in Italia ammonta a circa un migliaio, con un’offerta unica a livello mondiale) come offerta aggiuntiva dei canali DAB.
Tra i vantaggi dello standard DAB: la maggiore qualità dell’audio, minori problematiche di disturbi e interferenze, funzioni per la ricerca automatica della fonte in funzione della posizione del ricevente, la possiiblità di integrare servizi multimediali; tra gli svantaggi: lo scarso interesse nell’uso di servizi multimediali da apparecchi nati per ascoltare e non interagire, la ancora scarsa diffisione di apparecchi per la ricezione DAB, i costi iniziali per le emittenti radiofoniche di piccole e medie dimensioni. Nel 2006 è nato lo standard DAB+, evoluzione che prevede il miglioramento della qualità audio (si sfruttano codifiche di nuova generazione); non tutti gli apparecchi possono essere aggiornati con un nuov firmware.