L’Ente Nazionale statunitense per le attività Spaziali e Aeronautiche ha pubblicato il catalogo software 2017-2018, elenco che include molte applicazioni, librerie di codice e strumenti che chiunque può scaricare e utilizzare. Molti dei software sono ovviamente dedicati al lancio di veicoli spaziali e cose di questo tipo ma non mancano quelli curiosi e utili negli ambiti più svariati.
Alcune licenze limitano l’utilizzo del software sul suolo USA ma altre sono utilizzabili liberamente e permettono ad ogni modo di capire il funzionamento di determinati algoritmi. Tra le “perle” che si trovano sul sito della NASA, spiega TechCrunch, il “Consultative Committee for Space Data Systems File Delivery Protocol”, protocollo sfruttato per il trasferimento di grandi file nello spazio (es. tra la Terra e veicoli che si trovano nell’orbita della Terra o in missioni interplanetarie).
Altra perla è “PixelLearn”, strumento per classificare i pixel in dataset di immagini scientifiche, utilizzabile per consentire a un programma di e individuare e catalogare automaticamente elementi quali crateri, edifici e così via. Nel campo dell’elaborazione delle immagini multispettrali è disponibile il “Lossless Hyper-/Multi-Spectral Data Compression Software” per la compressione di immagini lossless (senza perdita di informazioni), la “Stereo Vision Software Suite del JPL” che consente di sfruttare fotocamere stereoscopiche, e la suite “Video Image Stabilization and Registration” che consente di stabilizzare i tremolii nei filmati.
“Cart3D”, noto anche come “Automated Triangle Geometry Processing for Surface Modeling and Cartesian Grid Generation”, permette di visualizzare problematiche relative alla dinamica dei fluidi. “Autonomous Precision Landing Navigation System” combina invece immagini delle fotocamere con mappe digitali dell’elevazione del globo, tecnologia usata per anni dai missili da crociera. “Formation Flying System for UAVs and Satellite” è un sistema che sfrutta comunicazioni mesh per consentire a veicoli multipli di operare in tandem e mantenere la formazione.
Questi sono solo alcuni esempi, tra le centinaia di software a disposizione, applicazioni che non richiedono royalty o pagamento dei diritti per le proprietà intellettuali. “Il catalogo software”, scrive Steve Jurczyk, amministratore della NASA responsabile dello Space Technology Mission Directorate (STMD) di Washingtoe, “è il nostro modo di supportare l’economia dell’innovazione permettendo l’accesso a strumenti usati da professionisti nel campo aerospaziale, imprenditori, piccole e medie imprese, mondo accademico e industria”. “L’accesso a questi codici software ha il potenziale di generare benefici tangibili, creare posti di lavoro, produrre utili e salvare vite”.