La MPAA (Motion Picture Association of America), potente associazione che promuove gli interessi degli studi cinematografici (tra i suoi membri nomi quali Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount Pictures, Twentieth Century Fox, Universal Studios, Warner Bros e altri), ha pubblicato un completissimo rapporto sulla pirateria, un documento destinato ai membri dell’associazione evidenziando “rilevanti volumi di violazioni riguardanti contenuti quali film e programmi TV”. Nel documento – liberamente scaricabile – si evidenzia la facilità di uso delle tecnologie online, dei meccanismi di download e streaming, la facilità con la quale è possibile creare siti con look&feel che ingannano gli utenti facendo sembrare legittimi contenuti distribuiti in realtà illegalmente.
Il documento con un numero impressionante di dettagli precisi e puntuali, indica i siti più noti dove trovare materiale pirata; si evidenzia come alcuni di questi siti siano elencati in posizioni di privilegio da meccanismi di ranking quali Alexa e simili. Per ogni sito indicato si elenca la località dei server evidenziano difficoltà a intervenire legate alle legislazioni locali ma anche la presenza di malware di vario tipo.
Il documento è probabilmente destinato ai soli membri della MPAA ma, almeno nel momento in cui scriviamo, è liberamente accessibile a tutti. Se l’elenco indicato l’avesse pubblicato qualche altro sito, probabilmente la MPAA avrebbe accusato i siti in questione d’incitamento alla pirateria…