L’11 aprile 2017 cesserà completamente il supporto per Windows Vista: l’annuncio di Microsoft stabilisce così la data ufficiale di uscita di scena di uno dei sistemi operativi delle finestre più criticati e meno apprezzati in assoluto. Gli elevati requisi hardware, la lentezza di risposta, l’interfaccia grafica poco intuitiva e arzigogolata e una serie impressionante di avvisi e promemoria di sicurezza hanno deluso gli utenti PC che per la maggior parte hanno continuato a usare Windows XP oppure hanno aspettato il rilascio del successivo e migliore Windows 7. Il gradimento di Windows Vista è stato così basso che alcuni osservatori hanno definito questa release di Windows come una delle ragioni che ha spinto numerosi utenti al passaggio a Mac.
I problemi di Windows Vista sono emersi fin dalle primissime fasi di sviluppo nel 2001 che tra ritardi e spostamenti si è prolungato fino alla fine del 2006, con il rilascio della prima versione consumer per tutti gli utenti solo a fine gennaio del 2007. Il super ritardo nello sviluppo ha reso Windows XP il sistema operativo più longevo di sempre nella storia di Microsoft. Persino Steve Ballmer, che solitamente difende a spada tratta decisioni e strategie durante la sua gestione di Microsoft, ha dichiarato che Windows Longhorn (nome in codice di Windows Vista) è il suo singolo più grande errore, che probabilmente gestirebbe in modo completamente diverso se potesse tornare indietro nel tempo.
Ricordiamo che gli aggiornamenti funzionali per Windows Vista sono già stati interrotti nel 2012: da allora Microsoft si limita a rilasciare aggiornamenti di sicurezza che verranno terminati l’11 aprile del 2017, rendendo così pericoloso continuare a usare questo sistema operativo. Sono comunque pochi gli utenti che rimpiangeranno Windows Vista: al contrario di quanto accadde per Windows XP, impiegato ancora da una percentuale consistente di utenti PC alla data di cessazione, ora Windows Vista si stima sia utilizzato solo dall’1,5% dell’installato, percentuale destinata a diminuire se non azzerarsi completamente grazie alla campagna di Redmond che invita gli utenti a passare al nuovo Windows 10, spesso anche gratuitamente.