La partenza è stata fiacca ma l’accelerazione è notevole: iOS 12, a meno di un mese dal rilascio pubblico (17 settembre), è stato installato sulla metà esatta di tutti gli iPhone, iPod e iPad attualmente esistenti.
Secondo le statistiche pubblicate da Apple, iOS 12 è sul 50% di tutti i dispositivi iOS esistenti e sul 53% di tutti gli iPhone, iPod e iPad rilasciati negli ultimi quattro anni. Quest’ultimo è un nuovo dato che fino ad oggi non era mai stato preso in considerazione e sostanzialmente comprende tutti i dispositivi iOS rilasciati a partire da settembre 2014 (quindi da iPhone 6 in avanti).
Il perché Apple abbia scelto questo arco temporale è intuibile: se avesse esteso il conteggio a 5 anni avrebbe potuto comprendere nei calcoli anche iPhone 5s, aggiornabile ad iOS 12, ma avrebbe dovuto escludere iPhone 5c, rilasciato nello stesso momento ma incapace di supportare l’ultimo aggiornamento trattandosi di un dispositivo con chip a 32 bit.
Dai nuovi grafici si legge anche che il 7% dei dispositivi iOS rilasciati negli ultimi quattro anni utilizzano iOS 10 o una versione precedente del sistema operativo, mentre nel grafico a torta che prende in considerazione tutti i dispositivi iOS attualmente esistenti la percentuale sale all’11%. Questa differenza di 4 punti percentuale essenzialmente raccoglie tutti quei dispositivi iOS ancora in uso ma che non possono essere aggiornati ad iOS 11 o successive versioni, tra cui ad esempio iPhone 5 e iPhone 5c.
Come accennato, se confrontata con quella di iOS 11, l’adozione iniziale di iOS 12 non è stata buona, ma con il passare dei giorni c’è stata una notevole accelerazione. Oggi 12 ottobre, quindi a 25 giorni dal rilascio pubblico, come dicevamo è installato nel 50% dei dispositivi iOS esistenti mentre lo scorso anno, per raggiungere la stessa percentuale iOS 11 (rilasciato il 19 settembre 2017) ha dovuto attendere quasi un mese in più (8 novembre 2017).
Insomma iOS 12 piace: a convincere gli utenti è stata probabilmente la presenza di pochi bug e la forte attenzione alle prestazioni e alla stabilità del sistema, che hanno permesso di velocizzare vecchi dispositivi dati ormai per spacciati.