In questo articolo vediamo come usare la moviola di iPhone 5s e come sfruttarla al massimo con i software forniti da Apple. Sono bastate poche ore dalla commercializzazione nel primo lotto di Paesi del nuovo iPhone 5s perché YouTube pullulasse di video con effetto rallenty, ovviamente realizzati con l’ultimo arrivato Apple.
Non che mancassero filmati con effetto rallentatore, ma stavolta si trattava di uno slow motion veramente fluido e senza incertezze, usualmente appannaggio di videocamere professionali. Il merito di cotanta qualità va alla nuova modalità di registrazione a 120 fotogrammi al secondo, ben superiore ai canonici 30 fps, che iPhone 5s permette verosimilmente anche in virtù della presenza di un veloce processore A7 a 64bit, con l’unico limite determinato dalla risoluzione che con un così alto framerate è ridotta a 1280 x 720 pixel, una risoluzione considerata già HD.
Si potrebbe obiettare esistano già da tempo diverse applicazioni di terze parti che rallentano i nostri video, anche sugli iPhone più datati, ma i risultati sono molto lontani in termini di qualità da quelli ottenibili con iPhone 5s: lavorando su clip a 30 fps si otterranno infatti slow motion “scattosi”, con effetto “strobo” e immagini poco dettagliate, stante i pochi frame al secondo. Per far fronte al basso framerate alcune applicazioni ricorrono ad algoritmi come l’optical flow che riescono a migliorare la fluidità ma introducono inevitabili artefatti, effetto ghost e riducono drasticamente il dettaglio generale.
Per contro, con iPhone 5s, grazie alla registrazione a 120 fps, rallentando la clip del 25%, quindi facendola “girare” a 1/4 della sua velocità nativa, otteniamo un video a 30fps, conforme allo standard half-HD, perfettamente fluido. I 120 fps garantiscono inoltre, rispetto a una registrazione a soli 30 fps, immagini più dettagliate nella ripresa di un evento sportivo e in particolare nell’ottica di uno slow motion, in virtù del maggior numero di fotogrammi catturati in un secondo.
Registrare nella nuova modalità è veramente semplice: basta selezionare “moviola” nella sezione camera di iPhone 5s per riprendere a 120fps, quindi, a registrazione ultimata, selezionare nel video salvato la porzione da rallentare che verrà riprodotta a 30fps, restituendo uno splendido slow motion (fig 1). A questo punto possiamo mostrare al mondo il nostro piccolo capolavoro condividendolo su YouTube o Vimeo, o ancora inviarlo come allegato email, iMessage e via AirDrop.
Occorre tener presente che nel rullino fotografico i video a 120 fps vengono salvati preservando il framerate nativo, così da permettere un’esportazione nel formato originale senza ricodifica, sul nostro computer al massimo della qualità con notevoli vantaggi nell’ottica di successive rielaborazioni mediante programmi di editing video, come iMovie e Final Cut Pro X, nei quali è sufficiente rallentare del 25% la velocità della clip per ottenere lo stesso slowmotion fluido riprodotto da iPhone 5s (fig.2).
Nel nuovo OS X 10.9 Mavericks, il player QuickTime riconosce i video a 120 fps e mostra il pulsante “moviola” per la riproduzione al rallentatore, a 1/4 della velocità nativa (fig.3).
Il salvataggio dei video nel rullino fotografico a 120 fps offre però un rovescio della medaglia: le applicazioni, come Instagram, che accedono alla libreria di video sul nostro iPhone 5s non riconoscono i filmati a 120 fps e pertanto non sono in grado di gestirli. In tali casi, esistono alcuni metodi per saltare l’ostacolo e salvare nel rullino fotografico il video a 30 fps, con l’effetto rallenty, così da usarlo con Instagram e altre applicazioni.
Non potendo inviare il video a noi stessi via iMessage poiché riceveremmo sempre il file a 120fps, potremmo comunque usare l’email per spedirlo al nostro indirizzo e aprirlo su iPhone (con conseguente compressione e perdita di qualità), o inviarlo su YouTube e scaricare poi il file video con app di terze parti (operazione tediosa e poco pratica) o, più semplicemente, usare app che gestiscano il nuovo formato di registrazione di iPhone 5s. Tra le più recenti, in grado di preservare la qualità del video, segnaliamo SloPro, che consente di accedere al rullino, gestire i video a 120 fps per modificarne la velocità e salvare il risultato finale (fig.4).
Apple ha di recente aggiornato anche iMovie per iOS 7, che adesso si arricchisce di numerose funzioni e novità, che vanno da un profondo restyling grafico al pieno supporto ai 120 fps di iPhone 5s! (fig 5).
Innegabile la qualità dello slowmotion con il gioiello Apple e il gradimento degli utenti, ma come spesso succede con i prodotti made in Cupertino vi è sempre qualche piccola nuvoletta grigia pronta a gettare ombre, non sempre motivate a sufficienza.
Al riguardo ci preme sottolineare l’articolo di un blog USA, GSMArena, che in breve ha fatto il giro del globo mettendo in discussione la risoluzione reale dei video girati a 120 fps con iPhone 5s, che, diversamente da quanto sostenuto da Apple, non sarebbero a 720p nativi. Secondo il blog americano, il nuovo iPhone registrerebbe infatti a 480p, per una più facile gestione del flusso dati stante il maggiore framerate, e ridimensionerebbe il video risultante a 720p, con conseguente perdita di qualità rispetto a un video a risoluzione nativa.
A sostegno della teoria è stata utilizzata un’immagine di un video a 120 fps, risoluzione 720p, girato con iPhone 5s, comparata con un’immagine di un video a 30 fps, risoluzione 720p, realizzato con un Samsung Galaxy Note 3, terminale che permette la registrazione nativa anche a 1280x720p, contrariamente ad iPhone in cui la registrazione a 30 fps è limitata alla risoluzione di 1920x1080p. Ingrandendo le due immagini si evidenzia una perdita di dettaglio del frame relativo al video girato con iPhone 5s, rispetto a quello girato con il Samsung. Successivamente il blog americano ha ridimensionato il video girato con il Samsung dapprima a 480p e poi di nuovo a 720p, ottenendo un’immagine del tutto simile al fotogramma del video girato a 720p con iPhone 5s in modalità 120 fps.
In definitiva, secondo il test effettuato, il fotogramma del video a 120fps di iPhone 5s sarebbe simile come dettaglio al frame del video a 30fps realizzato con il Samsung, da 480p ridimensionato a 720p e inferiore qualitativamente al frame nativo a 720p generato sempre dal Galaxy, e pertanto ciò proverebbe quanto sostenuto dal blog, ovvero che i video a 120 fps di iPhone 5s non sarebbero a 720p ma in realtà a 480p, ridimensionati a 720p.
A nostro giudizio la prova effettuata dal sito americano non gode di valenza scientifica poiché se da un lato dimostra che, come lecito attendersi, il video a 120 fps con risoluzione 720p non offre ovviamente lo stesso dettaglio di un video a 1080p, né di un video a 720p a 30fps, non prova certamente che iPhone 5s registri in modalità 120 fps a 480p. Essendo infatti la qualità determinata da una serie di fattori che vanno oltre la risoluzione, come il livello di compressione utilizzato, non è escluso che i video a 120 fps di iPhone 5s siano realmente a 720p nativi ma presentino un dettaglio non troppo elevato per la compressione usata da Apple al fine di garantire una gestione agevole, senza incertezze, del video con un tale framerate.
A sostegno della nostra ipotesi sono riportabili una serie di esempi, primo fra tutti quello di un’immagine JPEG compressa, che pur presentando la medesima risoluzione della stessa non compressa, offrirà rispetto a quest’ultima una qualità inferiore con un minor dettaglio.
Comunque sia, a prescindere dalle comparazioni che girano in rete e dai test il cui valore è alquanto discutibile, il livello di dettaglio offerto dalla registrazione dei video a 120 fps di iPhone 5s è a nostro parere sufficientemente alta e godibile anche agli occhi dei videomaker più esigenti. A sostegno del nostro giudizio abbiamo realizzato un video che mostra l’elevata qualità complessiva della moviola di iPhone 5s, montato con Final Cut Pro X e ridimensionato a 1080p. Suggestivo, no?
A giorni dedicheremo un articolo di approfondimento al nuovo iMovie per iOS 7 che finalmente raggiunge un livello di versatilità e reattività che segnano la trasformazione da brutto anatroccolo delle precedenti versioni a splendido cigno: un piccolo studio di editing video nel palmo di una mano, che non mancherà di soddisfare anche qualche videomaker più esigente.