Della morte di Flash sentiamo parlare da tempo, ma forse è meglio definirlo lento declino: alcuni, tenendo presente l’elevato numero di vulnerabilità periodicamente annunciate e poco dopo risolte, potrebbero indicare la serie di “sfortune” come una lenta agonia di Flash. Tutto questo accade perché, anche se tutti parlano della fine o della morte di Flash, sull’argomento non si è ancora pubblicamente espressa Adobe. Lo sviluppatore pubblica ancora con puntualità e tempismo nuove versioni, aggiornamenti e risoluzioni di vulnerabilità, che di volta in volta riportano Flash tra gli argomenti delle notizie tecnologiche.
Ora però la fine di Flash appare più vera e reale perché anche Adobe ha deciso di abbandonarlo. La tecnologia non è infatti più inclusa nell’ultima versione di Adobe Connect, insieme piattaforma e software per realizzare presentazioni, video conferenze, condivisione di lavagne e desktop, chiamate webcall fino a 1.000 partecipanti, strumenti di e-learning e molto altro ancora.
La storia di Adobe Connect è tortuosa e complessa, parte dalle origini di una piccola società con Presedia Publishing System più Macromedia Breeze, acquisiti da Adobe negli scorsi anni, fino a diventare Acrobat Connect Pro: tra cambi di nome, scorporazioni e integrazioni. Quello che qui importa evidenziare è che per diversi anni alla base di Adobe Connect Pro c’era la tecnologia Adobe Flash. Ora tutto questo non è più, perché nell’ultima versione non occorre più scaricare e installare il plug-in Flash: tutto funziona con HTML5.
Nel frattempo Adobe non si è ancora pronunciata su Flash ma il destino è chiaramente segnato. Come anticipato, più che della morte o della fine di Flash, in questo caso è meglio parlare di declino o di lenta agonia. Ma si sa: il mondo della tecnologia non ha mai avuto pietà per gli standard superati, nemmeno quelli che hanno accompagnato gli utenti per tanti anni. Gli utenti Mac, di iPhone e iPad sono arrivati prima a questa realtà priva di Flash per decisione di Apple e di Steve Jobs: difficilmente ne sentiranno la mancanza. Per gli altri ci saranno ancora meno problemi: ormai HTML5 è più che pronto per farsi carico della preziosa eredità di Flash.