Migliorare la qualità della vita degli anziani che vivono da soli: è questa in sostanza l’idea principale che ha alimentato lo sviluppo della lampada intelligente che la startup belga Nobi ha mostrato al Consumer Electronics Show tenutosi nei giorni scorsi a Las Vegas (dove ha vinto due premi di design “Henry van de Velde” nelle categorie Business Innovation e Consumer). Per meglio dire è una plafoniera che si può installare in qualsiasi ambiente per diventarne il guardiano.
Funziona tanto in abitazioni private per tranquillizzare vicini e parenti quanto nelle RSA e nei centri di assistenza per anziani a supporto degli infermieri e degli operatori sanitari. Il funzionamento lo spiega bene il video che ne accompagna la presentazione: grazie all’impiego di videocamera e sensori, se installata in una camera da letto la lampada è in grado di capire quando l’utente si sveglia: se si siede poggiando la schiena sulla spalliera, accenderà una luce soffusa direzionandola sul soffitto in modo da garantire piena visibilità della stanza senza però disturbare il sonno di chi si trova nelle vicinanze. Se poi decide di alzarsi, nel momento in cui tira fuori le gambe dalle coperte la lampada accende anche la luce principale, offrendo piena visibilità.
Una soluzione di questo tipo però funziona in qualsiasi altro ambiente domestico perché non si limita a controllare autonomamente l’accensione e lo spegnimento delle luci. La lampada infatti comunica anche con gli altri dispositivi smart utilizzati dall’utente, come ad esempio bilance e misuratori di pressione, ed elabora questi i dati con l’intelligenza artificiale per valutare costantemente le condizioni fisiche dell’utente ed accorgersi di eventuali variazioni ad esempio nel modo di camminare. Così in base alle condizioni fisiche quotidiane dell’utente la lampada, dotata di altoparlante, è in grado di fornire suggerimenti per migliorare la qualità della vita, ad esempio consigliando di fare almeno 1.000 passi durante la giornata.
La lampada è in grado di fornire supporto anche in situazioni di emergenza. Se ad esempio rileva una caduta, chiederà conferma all’utente. Se la risposta differirà dal “no” (ad esempio se l’anziano, a seguito della caduta, semplicemente urla o appare disorientato e quindi non in grado di rispondere alla domanda) verrà avviata una chiamata di emergenza al contatto fidato configurato in fase di installazione.
Chi riceve la chiamata potrà parlare con la persona in difficoltà attraverso la lampada e dare un’occhiata alla situazione che si presenta di fronte tramite la videocamera che, per rispettare la privacy, sostituirà la figura dell’utente inquadrato con il disegno in 3D di un omino stilizzato che lascia comunque capire dove si trova e in che posizione.
Qualora l’utente fidato non dovesse rispondere alla chiamata, la lampada inoltrerà l’avviso ai servizi di emergenza della zona. Una volta giunti sul posto, il sistema è in grado di rilevarne la presenza e aprire la porta in modo da consentire l’assistenza necessaria. Alla base della plafoniera è presente anche un rilevatore e un sensore per il monitoraggio della qualità dell’aria, in modo da offrire un’assistenza a trecentosessanta gradi riconoscendo anche incendi, furti e quant’altro.
La startup ha cominciato a lavorare a questo dispositivo nel 2018. Tutto nasce dal fatto che, secondo recenti indagini, una persona su tre sopra i 65 anni cade almeno una volta l’anno e il numero di cadute aumenta con l’avanzare dell’età, in più la metà di questi anziani che finiscono a terra e ci resta per più di un’ora muore entro sei mesi dalla caduta. Quel che più sorprende è che quasi la totalità delle persone anziane che vivono da sole posseggono un sistema di allarme a pulsante, ma nell’80% delle cadute non viene utilizzato (per distanza, panico o riflessi pronti), vanificandone quindi l’efficacia.
Attualmente la lampada è ancora in fase di test ma siamo alle battute finali: stanno già provando la lampada diversi centri di assistenza per anziani e la commercializzazione è prevista per la fine dell’anno. Va detto che non è affatto una soluzione economica: per equipaggiare un appartamento di dimensioni medie con le lampade Nobi (c’è anche la versione Nobita, più piccola, progettata per funzionare anche in ambienti umidi come il bagno) servono almeno 2.490 euro, ai quali vanno aggiunti 19 euro mensili per l’abbonamento che fa funzionare tutto. In alternativa si può avere lampade e abbonamento per 119 euro al mese.
Questa spesa va però contestualizzata con i costi di assistenza in caso di caduta, specialmente quando si intende installare il sistema nei centri per anziani. Lo stesso video introduttivo lo pubblicizza efficacemente spiegando che “al prezzo di un inferimere in casa per un giorno, si ottiene un mese di assistenza tramite la piattaforma”. In più secondo l’OMS, i costi medici associati alle cadute di persone con età superiore ai 65 anni saranno di 240 miliardi di dollari annui, in tutto il mondo, entro il 2040, una cifra che può essere abbattuta adottando soluzioni di questo tipo, che oltre a far risparmiare nel lungo periodo possono anche salvare delle vite.
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