La Gran Bretagna preferisce i pagamenti digitali alle banconote e alle monete. Non c’è voluto molto tempo, e chi tra gli italiani ha fatto di recente un viaggio nel paese della Regina si è accorto della differenza rispetto allo Stivale: il Regno Unito l’epayment è una realtà. I consumatori e le imprese stanno facendo per la prima volta più pagamenti con le carte, attraverso smartphone e tramite il banking online di banconote e monete standard. Secondo i dati raccolti dal Payments Council, il 52 per cento dei pagamenti dell’ultimo anno stono stati eseguiti senza una moneta fisica, ma con le carte che rappresentano il 24 per cento di tutti i pagamenti.
Banconote e monete sono comunque state utilizzate dai consumatori per il 48 per cento degli acquisti effettuati nel 2014 (erano il 52 per cento nel 2013), ma secondo il Payments Council la percentuale è destinata a scendere inesorabilmente nel corso di quest’anno, sicuramente al di sotto di tre o quattro punti rispetto a quella registrata in passato. I contanti non spariranno sicuramente, di certo i limiti imposti per il pagamento con i contanti non favoriranno le monete e le banconote. In Gran Bretagna non si poteva pagare già da tempo in contanti acquisti per un totale di 30 sterline, e il limite è sceso a 20 sterline dal mese di settembre. Questo limite a 20 sterline, l’arrivo di Apple Pay, la diffusione dei pagamenti tramite smartphone (con le conseguenti diminuzioni di stress per prelievi e per la gestione di banconote e contanti nel proprio portafoglio, borsa o portamonete), sono tutti elementi che contribuiranno ad una Gran Bretagna dove l’epayment continuerà ad essere sempre più diffuso.