La versione quasi definitiva di iOS 11 ha svelato quasi tutti i segreti di iPhone X, ma fornisce anche indicazioni sul funzionamento di Apple Watch LTE. Sembrano confermati alcuni dei meccanismi anticipati in esclusiva da Macitynet nelle scorse settimane.
Il codice ritrovato sulla versione GM di iOS 11, come evidenzia 9to5mac, quella praticamente definitiva, conferma che Apple Watch utilizza la rete cellulare LTE per effettuare e ricevere chiamate e scambiare dati quando non è nel raggio di iPhone. Gli utenti aggiungeranno Apple Watch al proprio piano iPhone esistente, presumibilmente ad un costo aggiuntivo. Come previsto, Apple Watch LTE condivide lo stesso numero di telefono dell’iPhone collegato.
Ciò significa che arriveranno chiamate in entrata sull’orologio, quando qualcuno chiamerà il proprio numero associato già ad iPhone. Probabilmente, al primo avvio, la configurazione iniziale abbinerà i numero di telefono, così che dal primo momento di potranno ricevere chiamate senza necessità di aggiungere un nuovo numero. Il sistema rileverà automaticamente il piano dell’iPhone accoppiato e capirà se gli utenti hanno già configurato un precedente Apple Watch.
Scovate anche stringhe di codice che indicano promozioni speciali in arrivo da alcuni vettori, che offriranno piani promozionali speciali per Apple Watch LTE, che probabilmente farà lievitare il costo mensile del proprio abbonamento base. Il codice suggerisce che i vettori potranno anche offrire mesi gratuiti del servizio, come un’offerta unatantum.
Ci sono anche riferimenti a un piano “preinstallato”, di modo tale che l’orologio potrà funzionerà sin dal primo avvio. Sarà già configurato per connettersi allo stesso vettore dal quale è stato acquistato. Non è chiaro se questo è un indice del fatto che gli orologi saranno bloccati su un operatore, come gli smartphone venduti in USA, o se si tratta semplicemente di una pre configurazione da poter modificare a proprio piacimento.
Ancora, tra le ultime info, si scopre che Apple Watch LTE regolerà automaticamente le proprie frequenze radio, per utilizzare solo le bande necessarie a un determinato vettore.