La Gigafactory di Tesla nel Nevada ha cominciato a produrre grandi quantità di celle per le batterie a ioni di litio, al fine di rifornire target come l’auto Model 3, la batteria domestica Powerwall 2 e il dispositivo di stoccaggio dell’energia Powerpack 2 (in grado di immagazzinare energia sia dai pannelli solari che dalla rete elettrica).
Si tratta di un passo importante per l’azienda statunitense poiché la produzione in grandi quantità di batterie realizzate in collaborazione con Panasonic permetterà di eliminare quello che è stato finora il collo di bottiglia che ha impedito il potenziamento della produzione e tenere fede ai tempi di consegna previsti per la Model 3 (la berlina compatta da 35 mila euro prevista per la metà del 2017).
La Gigafactory ha ufficialmente aperto i battenti lo scorso anno ma finora si è occupata principalmente della prima variante della batteria domestica Powerwall. Recentemente la collaborazione tra Tesla e Panasonic è stata ampliata, con il colosso nipponico che ha investito 30 miliardi di yen (circa 245 milioni di euro) in un impianto di Elon Musk, dedicato alla produzione di celle e moduli fotovoltaici. Le attività in questione sono parte integrante dei progetti di Musk che vuole trasformare Tesla in una società energetica, con soluzioni “eco” a 360°. Nella Gigafactory Panasonic ha investito 1.6 miliardi di dollari, quasi un terzo dell’investimento complessivo. L’obiettivo è produrre annualmente 35 GWh/anno di celle e 50 di pacchi batterie all’anno, con l’economia in scala in grado che dovrebbe permettere di tagliare i costi del 30%.
Benché vari processi costruttivi siano automatizzati, nella Gigafactory lavoreranno a regime 6500 persone. Tesla ha fatto sapere che nel 2016 sono stati costruiti 83.922 veicoli e forniti 76.230, inferiore al target di 80.000 veicoli previsti per l’anno. Costi nei trasporti e “sfide produttive” dovute al cambio di alcuni sensori nelle Model X e Model X, avrebbero influenzato il target di produzione previsto. La produzione a pieno regime di batterie nella Gigafactory dovrebbe contribuire in futuro a rispettare meglio i target.
Con un ritmo di produzione previsto di 500 000 vetture all’anno nella seconda metà di questo decennio, Tesla da sola richiederà tutta l’attuale produzione mondiale di batterie agli ioni di litio. Tesla Gigafactory è nata da questa necessità. Fornirà le batterie sufficienti a soddisfare la domanda dei veicoli previsti.
La Gigafactory è alimentata da fonti di energia rinnovabili, allo scopo di raggiungere un’energia netta pari a zero. Una curiosità: il nome Gigafactory deriva dalla capacità annuale di produzione delle batterie della fabbrica, prevista in 35 gigawattora (GWh). “Giga” è l’unità di misura che rappresenta il miliardo. Un GWh equivale a generare (o consumare) un miliardo di watt per un’ora, un milione di volte un kWh.