Lunedì 15 giugno è il giorno di Immuni in tutta Italia e, a distanza di poche ore anche la Germania si appresta a tracciare gli spostamenti della popolazione nel tentativo di isolare tempestivamente eventuali nuovi focolai di coronavirus. Lo ha confermato il Ministro della Salute del Paese Jens Spahn, annunciandone il rilascio pubblico in settimana, anche se diverse fonti ritengono che potrebbe essere già pronta per domani, martedì 16 giugno.
A poco più di due settimane dal lancio di Immuni in Italia che, dopo una prima fase di sperimentazione in quattro regioni partita l’8 giugno, si può ora utilizzare in tutto il Bel Paese, la Germania si appresta a lanciare lo stesso servizio, di cui ne riprende in grossa parte anche l’anima. Come Immuni infatti l’app tedesca in arrivo è stata creata impiegando la tecnologia sviluppata da Applee Google. Così, proprio come Immuni, punterà tutto sulla privacy ed avrà un approccio decentralizzato in modo tale da abilitare il tracciamento degli spostamenti con il solo fine di impedire o quantomeno contenere una nuova ondata di infezioni, evitando l’ennesima congestione delle strutture ospedaliere e un secondo lockdown.
Allo stesso modo quindi la sfida è sovrapponibile a quella italiana. Per funzionare a dovere l’app dovrà essere adottata su larga scala, e non è scontato che ciò accada. Per esempio in Italia (secondo i dati emersi il 12 giugno) Immuni è stata scaricata appena 2,2 milioni di volte, un buon inizio ma ancora al di sotto della soglia fissata dagli epidemiologi per ritenerne efficace il monitoraggio. Ma c’è anche a chi è andata peggio. Per esempio a Singapore, data la scarsa adozione di un’app simile, il governo starebbe valutando la possibilità di tracciare manualmente tutti i dispositivi dei singoli residenti.
Per il settore della tecnololgia, una buona adozione dell’app in Germania potrebbe essere davvero positiva. Avendo saltato il Mobile World Congress 2020 di Barcellona proprio per via dello scoppio della pandemia, l’IFA di Berlino prevista per il 4-9 settembre sarebbe un graduale ritorno alla normalità attraverso uno degli eventi europei più attesi nel settore dell’elettronica di consumo.
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