Ne sentiamo parlare ormai da anni e fino a oggi è stato un nulla di fatto, ma ora sembra sia la volta buona: Wind e 3 Italia potrebbero annunciare la loro fusione per costituire un unico nuovo operatore mobile che, per fatturato e utenti, controllerebbe circa un terzo del mercato della telefonia mobile dello Stivale.
L’ennesimo capitolo nella lunga vicenda delle trattative tra il gruppo russo Vimpelcom (Wind) e quello cinese Hutchison Whampoa (H3G) è riportata da Reuters: secondo le fonti interpellate dall’agenzia di stampa le discussioni a livello di top management non solo sono riprese negli scorsi mesi ma si sono intensificate a luglio, con numerosi viaggi e riunioni svoltesi a Londra.
Ormai da anni viene puntualmente anticipata la fusione tra Wind e 3 Italia ma fino a oggi l’operazione sarebbe saltata, anche in fasi avanzate delle trattativa, principalmente per due ragioni: i timori di un possibile blocco da parte delle autorità di controllo e internamente per incertezze e dubbi sulla diversa situazione di bilancio e patrimoniale delle due società, in particolare con riferimento al consistente debito di Wind, quantificato in 8,9 miliardi di euro.
Da quanto emerge ora sembra che entrambe le problematiche siano meno vincolanti rispetto al passato: le autorità della concorrenza e i governi europei hanno già approvato fusioni importanti in Irlanda, Germania e Austria, così un consolidamento anche in Italia non sembra più fuori discussione anzi, analisti ed Europa raccomandano questo tipo di operazioni per rafforzare il mercato e gli investimenti per reti e infrastrutture. Per quanto riguarda l’indebitamento di Wind invece le due società sembra stiano valutando la possibilità di innesti di capitale con operazioni in grado di ridurre e livellare le differenze esistenti. Considerando le numerose anticipazioni degli scorsi mesi (e anni) è opportuno un pizzico di prudenza ma, stando a quanto emerso nelle scorse ore, sembra che l’operazione sia ormai cosa fatta e che potrebbe essere annunciata già entro questa settimana.