In un documento scovato da LeMonde in Francia si fa riferimento a misure restrittive che il Dipartimento delle Libertà Civili e degli affari giuridici del Ministero degli Interni starebbe pensando di adottare dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre. Si tratta di una serie di misure che governo sta prendendo in considerazione e che dovrebbero – teoricamente – permettere di rafforzare la sicurezza nel paese. Tra le ipotesi, al vaglio anche l’impossibilità di mettere a disposizione connessioni WiFi pubbliche (per navigare in alcuni luoghi sarà eventualmente necessario identificare gli utenti) e il blocco dei sistemi di comunicazione anonimi per Internet come Tor, cresciuti in modo notevole dopo le rivelazioni di Snowden concernenti l’NSA.
Nuove proposte di legge permetterebbero di limitare le comunicazioni, in un tentativo che secondo gli ideatori dovrebbe permettere di aumentare la sicurezza e consentire di combattere il terrorismo. Allo studio è anche una proposta che prevede a tutti gli operatori di consegnare alla polizia alcune chiavi di crittografia utilizzate nei sistemi di comunicazione. Nonostante si tratti di misure di emergenza, vi sono ad ogni modo forti dubbi sulla costituzionalità delle misure proposte.