Guai a usare termini inglesi in Francia, specie se si è francesi: una lunga storia, quella dell’anglofobia del governo francese, che si riflette in particolar modo sull’uso dei termini inglesi di uso comune in tutto il mondo, con parole come streamer ed eSport che da oggi sono diventate tabù.
Se ne lamentano anche i francesi puristi della lingua, che hanno visto il gergo inglese invadere ogni angolo della Francia con termini come Made in France per etichettare la popolare fiera che si tiene durante la stagione elettorale. Così adesso se si vuole parlare di giocatori streamer bisogna dire joueur-animateur en direct (giocatore-host dal vivo) mentre gli eSport si possono nominare soltanto dicendo jeu video de competition (videogioco di competizione); oppure se si sta discutendo di cloud gaming è bene parlare di jeu video en nuage (videogioco sulla nuvola).
Queste modifiche sono state apportate in consultazione con il Ministero della Cultura francese, che in passato ha parlato dell’industria dei videogiochi definendola una storia di successo economico del Paese. Ma è anche preoccupato dal fatto che i termini inglesi possono trasformarsi in una “barriera alla comprensione” per chi di videogiochi non si intende affatto, cosa che possiamo ritenere plausibile anche in qualsiasi paese compreso il nostro. Alzi la mano chi conosce più di una persona, specie se di età avanzata, che non ha la più pallida idea di cosa significhi una parola come “streaming”.
Ad ogni modo anche la detentrice della lingua francese, l’Académie française, è d’accordo su questo aspetto, tanto che nel 2017 ha pubblicato un lessico di termini francesi alternativi con cui sostituire il gergo inglese nei videogiochi.
Ora che queste modifiche sono state pubblicate nella Gazzetta ufficiale, tutti i dipendenti del governo francese sono vincolati dal nuovo lessico. Sarà invece difficile vederlo prendere piede nell’uso quotidiano o anche sui siti web e sui giornali francesi, anche perché i precedenti sforzi dell’Académie française nel sostituire gli anglicismi non sono andati troppo bene: ad esempio il tentativo di convincere le persone a usare l’access sans fil à internet (accesso a Internet senza fili) al posto di Wi-Fi è stato un fiasco totale.