La Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha diramato un bollettino per evidenziare la presenza di falle di sicurezza in alcuni dispositivi cardiaci impiantabili, in particolare quelli prodotti da St. Jude Medical e in alcuni adattatori wireless di Merlin @ home.
In teoria le falle in questione potrebbero permettere a malintenzionati di prendere controllo dei dispositivi e commettere forse un delitto perfetto, modificando il funzionamento degli apparecchi. L’attacco verso Pacemaker e pompe per il rilascio dell’insulina, non sono d’altra parte una novità assoluta e dimostrazioni in tale senso erano state fatte già nel 2012 da Barnaby Jack nel corso della conferenza Black Hat di Las Vegas. In una diversa conferenza in Australia, Jack era riuscito a inviare un segnale da un notebook a un pacemaker via wireless, ordinando al pacemaker di rilasciare una scarica potenzialmente mortale per il paziente, aprendo la porta a conseguenze che si possono facilmente immaginare.
In una diversa conferenza il ricercatore aveva dimostrato la possibilità di modificare le impostazioni dell’antenna wireless di un microinfusore per l’insulina modificando il software di controllo. Si tratta di una tecnica che può apparire la sceneggiatura di un film ma teoricamente plausibile e che, ancora una volta, deve servire per fare aprire gli occhi al mondo dell’industria medica. La medicina si evolve, ma anche la sicurezza non deve essere trascurata e sottovalutata.