Uno dei cinque membri della Federal Communications Commission (FCC) – Commissione federale delle comunicazioni degli Stati Uniti – ritiene che il ban di TikTok dagli USA verrà prima o poi attuato per via di crescenti preoccupazioni legate alla gestione dei dati degli utenti.
Il social che permette di creare e visualizzare brevi clip di durata variabile è da tempo preso di mira dalle autorità statunitensi, non è stato ancora bloccato ma l’eventualità si fa sempre più concreta a causa di timori per la sicurezza.
Brendan Carr – commissario della FCC – intervistato da Axios, ha dichiarato che – a suo modo di vedere – il Consiglio per gli investimenti esteri dovrebbe prendere provvedimenti contro TikTok e attivarsi per il ban dell’app.
Carr ha riferito di preoccupazioni sulla proprietà cinese di TikTok, e di paure sul flusso dei dati che finiscono in Cina. I dati, secondo Carr, potrebbero essere usati per influenzare di nascosto le dinamiche politiche negli USA, con vantaggi per la Cina.
“Non credo ci sia un possibile percorso diverso dal ban”, ha dichiarato Carr, con riferimento alla gestione dei dati da parte di TikTok, all’accesso di quest’ultima app ai dati degli utenti e alla capacità di monitorare quanto cercato dagli utenti. E ancora, secondo Carr non esiste “un mondo in cui si possa ottenere una protezione dei dati tale da garantire che non finiscano nelle mani” del Partito comunista cinese”.
In precedenza questo stesso commissario della FCC ha scritto al CEO di Apple, Tim Cook e al CEO di Google, Sundar Pichai, sollecitando il ban dell’app per preoccupazioni relative alla raccolta dati di utenti statunitensi.
L’FCC non ha l’autorità per regolamentare attivamente TikTok ma ha invitato il Comitato sugli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS) a occuparsi del problema; quest’ultimo è un comitato federale che riunisce diverse agenzie governative, con il mandato di monitorare le transazioni che coinvolgono investimenti stranieri sul suolo americano, per determinare gli eventuali rischi per la sicurezza nazionale. Tra i compiti del Cfius, anche quelli di tenere conto di rischi di cybersecurity e di rischi connessi a dati personali sensibili dei cittadini statunitensi.
TikTok è attualmente in trattativa con il Cfius per discutere della possibile cessione da parte della società madre cinese ByteDance a una società americana per rimanere operativa negli Stati Uniti. Secondo Lisa Monaco, numero due del dipartimento di Giustizia USA, l’intesa non sarebbe ad ogni modo garanzia sufficiente a garantire l’isolamento da Pechino. Sulle trattative, infine, incombe l’ombra del Congresso controllato dai repubblicani dopo le elezioni di metà mandato, una situazione che potrebbe comportare un ulteriore irrigidimento della questione.
In passato il Congresso aveva agito contro società di telecomunicazioni cinesi, inclusa Huawei, in virtù di preoccupazioni espresse da Carr.