La fabbrica di Wistron in India che produce gli iPhone SE di Apple è pronto per ripartire. Lo scorso dicembre una rivolta dei dipendenti aveva messo a soqquadro gran parte degli stabilimenti: a far traboccare il vaso, il fatto che per più di quattro mesi gli operai stavano lavorando senza percepire alcuno stipendio, costretti per di più a svolgere perfino turni extra. Inizialmente la società dichiarò che l’incidente fu causato da persone di identità sconosciute che, dall’esterno, si erano introdotte nella fabbrica danneggiando la struttura – parliamo di auto ribaltate e diversi mobili e attrezzature andate distrutte – «con intenzioni poco chiare».
A seguito di alcune indagini, dai media locali si scoprì in realtà che molti dei 2.000 dipendenti che all’epoca lavoravano nello stabilimento erano stati coinvolti negli atti vandalici spinti dai motivi sopracitati. Queste tensioni a Narsapur – città posizionata a circa 60 chilometri da Bangalore, in India, dove ha per l’appunto sede uno stabilimento di Wistron – sono finite sui giornali nazionali e non solo, portando la questione all’attenzione di Apple, che come dicevamo è tra i principali clienti di questo impianto.
La società di Cupertino ha immediatamente posto Wistron in libertà vigilata ed ha condotto un audit, rilevando che l’impianto effettivamente stava violando il suo Codice di condotta per i fornitori. Secondo Apple, la fabbrica non era riuscita a implementare e gestire adeguatamente gli orari dei lavoratori, portando di fatto a ritardi nei pagamenti di alcuni dipendenti a ottobre e novembre.
L’impianto avrebbe dovuto assumere fino a 20.000 operai in più per poter produrre gli iPhone SE, ma il piano è stato bloccato da Apple, decisa a non prendere nuovi impegni fino a quando Wistron non avesse cambiato regime, risolvendo i problemi correlati al modo in cui trattava i suoi dipendenti. «Nelle ultime otto settimane lo staff di Apple, insieme ad alcuni revisori indipendenti, ha lavorato con Wistron per assicurarsi che i sistemi e i processi necessari fossero in atto nella loro struttura di Narasapur» ha dichiarato un portavoce di Apple ai microfoni di Reuters. «Wistron rimane in libertà vigilata e monitoreremo attentamente i loro progressi».
Wistron, come dicevamo in apertura, sembra aver risolto i problemi ed è ormai pronta a ripartire «Non vediamo l’ora di riavviare le nostre operazioni e di dare il benvenuto ai nuovi membri del nostro team, che ringraziamo per la pazienza e il supporto che ci hanno dato durante queste ultime settimane».
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