Leica, produttore di macchine fotografiche e apparecchi ottici specifici per la fotografia, ha registrato vendite record nel 2023, un dato in controtendenza con il declino globale nella domanda di fotocamere digitali. Per la Leica Q3, modello presentato lo scorso anno dall’azienda tedesca e che costa di listino 6300€, c’è stato un momento nel quale bisognava attendere anche sei mesi per averla. I dati del settore mostrano una impennata nelle vendite delle fotocamere digitali di fascia premium, mentre nel mercato consumer continuano a dominare gli smartphone.
A riferirlo è The Economist citando l’associazione giapponese CIPA (Camera and Imaging Products Association) secondo la quale il prezzo medio di una fotocamera è triplicato in sei anni, con produttori sempre più orientati su modelli high-end. La serie X100 di Fujifilm, presentata a febbraio, costa 1849,00 euro, è in questo momento sold-out e su eBay e affini si trova a prezzi più alti di quelli di listino. Nikon e altri brand noti per le fotocamere si stanno adeguando, dando priorità all’offerta premium.
Muneaki Tokunari, presidente di Nikon, in una intervista allo Yomiuri Shinbun (quotidiano giapponese), riconosce che il mercato smartphone ha danneggiato le vendite delle fotocamere digitali con obiettivo intercambiabile ma conferma che la domanda non è in calo per le fotocamere top di gamma. Ancora prima di uscire dalla crisi, Tokunari ricorda gli ambiziosi piani di espansione di Nikon, inclusa la recente acquisizione di RED Digital Cinema.
Tokunari spiega che per anni molti produttori del settore hanno operato in perdita per via della sempre maggiore qualità degli smartphone, ora è arrivato il momento in cui “smartphone e fotocamere digitali possono coesistere”, con vantaggi conseguenti per il mercato del Sol Levante: cinque aziende giapponesi guidano la top five del market share globale, un record raro di questi tempi per le aziende nipponiche.