App Store ha toccato il picco di crescita a gennaio. Lo scrive Katy Huberty in una nota diretta agli investitori, dove spiega che ad essere partita alla grande nel primo mese del nuovo anno c’è anche la domanda dei computer portatili, a conferma di una tendenza che si era già registrata nell’ultimo trimestre del 2020.
«La nuova serie 12 di iPhone potrebbe non essere l’unica prospettiva di crescita positiva» scrive l’analista di Morgan Stanley. «Innanzitutto, App Store è in costante crescita da sei mesi e a gennaio ha toccato il picco, segnando ricavi superiori del 35% rispetto allo scorso anno». Questi numeri sono largamente superiori alle precedenti previsioni fatte a più ampio raggio, analizzando cioè tutto quel che si sarebbe potuto registrare durante il primo trimestre del 2021. A trainare la crescita ci sono soprattutto Giappone e Germania, dove App Store è cresciuto del 60%. Di contro gli Stati Uniti, che possono essere considerati il più grande mercato per il negozio di Apple, la crescita è superiore del 45% rispetto allo scorso anno.
Va considerato che «la crescita nei mercati che sono stati più duramente colpiti dalla pandemia di coronavirus nei primi mesi del 2020 – ovvero Cina, Taiwan e Corea del Sud – ha subìto un rallentamento in questa prima fase del nuovo anno». Huberty scrive che c’era da aspettarselo, motivo per cui adesso si stanno tenendo gli occhi puntati sulle dinamiche. Questa crescita è stata analizzata confrontando gli ultimi 10 giorni di gennaio 2021 con quelli di gennaio 2020 scoprendo che, in questa fase, «la crescita dei ricavi netti dell’App Store è rallentata di nove punti percentuale».
L’analista fa notare anche che i tempi di consegna dei computer rimangono alti. Escludendo Apple, la media è di 19 giorni, cinque in più se si guarda a quelle dei notebook. Per i Mac di Apple infatti i tempi sembra che si stiano stabilizzando. L’offerta – scrive – pare riesca a tenere il passo della domanda, con tempi di consegna che si attestano intorno ad una media di cinque giorni. Per paragone, nelle prime settimane di gennaio la media era di 8 mentre nel trimestre che si è concluso a dicembre ruotava intorno ai 15 giorni.
Morgan Stanley sta anche monitorando la situazione relativa agli Apple Store. Al momento ce ne sono 326 aperti in tutto il mondo: «L’ultima volta che cen’erano così pochi aperti è stato a giugno 2020», ma per avere una panoramica completa della situazione bisognerà attendere i dati di IDC relativi al quarto trimestre del 2020, che dovrebbero essere pubblicati a breve, in modo da poter capire di più su quanto ciò stia influendo sulla quota di mercato degli smartphone.