La Commissione europea vuole obbligare Apple a rendere iOS maggiormente interoperabile con altre piattaforme, e ha chiesto l’apertura di tecnologia quali AirDrop e AirPlay in modo che possano funzionare senza problemi con dispositivi di terze parti come quelli con Android, ma anche l’accesso a terze parti di funzionalità che consentono a Apple di eseguire app in background e alle notifiche cross-platfrom.
Lo fa notare il sito 9to5Google spiegando che in un documento (PDF) della Commissione europea sono evidenziate varie richieste dell’UE che riguardano modifiche a iOS; alcuni cambiamenti riguardano il sistema operativo di iPhone, come ad esempio, la possibilità di aprire le notifiche a smartwatch di terze parti, per offrire funzionalità alla stregua di quelle possibili con Apple Watch. Analogamente, la Commissione vuole che Apple consenta ad app di terze parti di eseguire attività in background, come possono fare quelle Apple, con produttori di accessori terzi (es. smartwatch) che lamentano l’impossibilità di competere alla pari con accessori della Mela.
Come accennato, laa Commissione chiede – tra le altre cose – l’apertura di AirDrop, funzionalità che ora è gestibile solo tra dispositivi iOS/iPadOS e macOS.
“Apple deve fornire specifiche di protocollo per offrire a terze parti tutte le informazioni richieste per integrare, accedere e controllare il protocollo AirDrop all’interno di un’applicazione o servizio (compreso il sistema operativo) eseguito su un dispositivo fisicamente connesso di terze parti per permettere a queste applicazioni o servizi di inviare file e riceverli da dispositivi iOS”, si legge nel documento.
Altra richiesta riguarda l’apertura di AirPlay (la funzione che consente di trasmettere video, foto, musica e altro dai dispositivi Apple ad Apple TV, ad altoparlanti, a vari modelli di smart TV e altri dispositivi). AirPlay è supportata sulle TV di alcuni brand ma la possibilità di collegare dispositivi con la tecnologia AirPlay è limitata ai dispositivi iOS. Una tecnologia come Google Cast, di contro, funziona con Android, iOS e altre piattaforme. L’UE ha chiesto espressamente che a terze parti sia consentito di offrire dispositivi che possono diventare “trasmettitori” AirPlay.
Apple ha risposto ad alcune richieste della Commissione, lamentando in particolare la maggiore apertura chiesta da Meta (l’azienda che controlla Facebook) accusando la società di Zuckerberg di stare “cercando di modificare certe funzionalità in modo tale da mettere a rischio la privacy e la sicurezza degli utenti”. Meta ha risposto puntando il dito contro Cupertino: “Ciò che Apple sta effettivamente dicendo è che non crede nell’interoperabilità. Ogni volta che Apple viene accusata di comportamento anti-concorrenziale, si difende tirando in ballo questioni di privacy che non hanno alcun fondamento nella realtà”.
La palla ora è nelle mani della Commissione che potrebbe aprire già a breve aprire un’indagine formale e sanzionare Apple con multe pari a fino al 10% del fatturato annuale complessivo.