La Commissione europea, come previsto, ha approvato la proposta acquisizione di Shazam da parte di Apple. “Dopo aver analizzato attentamente gli utenti e dati musicali di Shazam, abbiamo constatato che l’acquisizione di Apple non riduce la concorrenza nel mercato della musica in streaming” ha dichiarato Margrethe Vestager, Commissario europeo per la concorrenza.
L’organismo di regolamentazione è giunto alla conclusione che Apple e Shazam offrono principalmente “servizi complementari”, “non in competizione tra loro” e una fusione dell’entità Apple-Shazam non produce effetti negativi sulla concorrenza nell’Unione Europea.
La proposta di acquisizione di Shazam da parte di Apple non raggiunge le soglie di fatturato fissate dal regolamento UE sulle concentrazioni per le operazioni che devono essere notificate alla Commissione per via della loro dimensione UE, Apple aveva ad ogni modo dovuto notificare l’acquisizione ai fini dell’autorizzazione in Austria, dove l’operazione raggiunge la soglia nazionale prevista per la notifica.
L’Austria aveva presentato alla Commissione una richiesta di rinvio per esaminare una concentrazione che, pur non avendo dimensione UE, poetva incidere sul commercio nel mercato interno rischiando di incideresulla concorrenza nel territorio degli Stati membri che presentano la richiesta. Successivamente, si erano unite alla richiesta Islanda, Italia, Francia, Norvegia, Spagna e Svezia.
Shazam è un’impresa con sede nel Regno Unito che sviluppa e distribuisce applicazioni di riconoscimento musicale per smartphone, tablet e PC. La conferma della volontà di Apple di comprare Shazam era arrivata a dicembre dello scorso anno. Un portavoce della Casa di Cupertino aveva al’epoca dichiarato: “Siamo entusiasti che Shazam e il suo team di talenti diventino parte integrante di Apple». E ancora: «Apple Music e Shazam hanno innate predisposizioni, condividono la passione per le scoperte musicali e offrono grandi esperienze musicali agli utenti». «Abbiamo grandi progetti in programma nello store e non vediamo l’ora di combinarli con le funzionalità di Shazam dopo l’approvazione degli accordi odierni». L’acquisizione è lontana dal miliardo di dollari chiesto da Shazam ma si parla comunque di 400 milioni di dollari (il valore effettivo della transazione non è stato rivelato).
Shazam è stata una delle prime app a essere disponibile sull’App Store fin dal 2008, ma il servizio in questione esiteva già da prima: nel 2002 bastava digitare “2580” sul telefono e tenerlo vicino alla musica: gli utenti ricevevano un SMS con indicazioni sul titolo della canzone e il nome dell’artista. Più recentemente l’app è stata è stata ampliata per consentire di cercare programmi TV, informazioni e offerte riguardanti la pubblicità mostrata in TV. Il servizio consente di creare un’impronta digitale dell’audio che, in pochi secondi, viene confrontata con un database che contiene milioni di brani e programmi TV, fornendo il nome del brano e dell’artista e informazioni come testi delle canzoni, video, biografia dell’artista, biglietti di concerti e brani consigliati. L’app specifica consente anche di acquistare o ascoltare la canzone utilizzando uno dei servizi partner, iTunes Store e Apple Music inclusi.